Non si è fatta attendere la replica di Fabiana Ermoni alle affermazioni dell’assessore Giuseppe Migliarino, sul rischio che, in caso di vittoria dell’opposizione, il futuro di Gorla Minore sarebbe stato in mano a giochi di potere fra i partiti della coalizione che la appoggia (Fratelli d’Italia, Lega per Salvini e Forza Italia, unitisi alla lista civica ‘Progetto per Gorla’).

La candidata di ‘Progetto per Gorla + Viva’ difende i valori fondanti del suo gruppo: “Abbiamo sottoscritto un programma, con dei punti ben precisi, pertanto non ci sarà nessuna contesa fra noi: ciò che ci tiene uniti è la voglia di impegnarci per il futuro di Gorla Minore, partendo da ciò che vediamo che non funziona, per portare le nostre idee e migliorare la vita dei cittadini. Inoltre – tiene a specificare Ermoni – nessuna delle fazioni politiche in campo mi ha chiesto nulla, né poltrone, né altro: vogliamo tutti impegnarci per la collettività”.

Fabiana Ermoni ci invia questa immagine che documenta la partecipazione di alcuni membri della maggioranza a manifestazioni e iniziative di politica nazionale

Nel simbolo della lista civica ‘Per una comunità rinnovata’ non compare nessun simbolo di partiti e il gruppo ha più volte affermato con orgoglio la sua indipendenza dalla politica nazionale, ma la candidata di ‘Progetto per Gorla + Viva’ punta il dito su alcuni membri della maggioranza: “Giuseppe Migliarino, Beatrice Bova, Vittorio Landoni e Andrea Mazzocchin sono iscritti al Partito Democratico e hanno partecipato più volte attivamente ad iniziative politiche, ad esempio le recenti primarie del PD del 3 marzo 2019. Quindi perché attaccare noi, quando anche alcuni loro membri aderiscono a partiti nazionali?

Inoltre, la maggior parte dei candidati consiglieri della nostra lista non ha nessuna tessera di partito, c’è un esponente di Forza Italia, uno di Fratelli d’Italia e due della Lega per Salvini, quindi solo quattro persone su dodici”.
Ermoni difende quindi con orgoglio la compattezza della sua squadra: “Siamo uniti e accomunati dalla condivisione dei valori fondanti del centro-destra nel quale ci riconosciamo, non accetto dunque queste accuse”.