Continua a fare discutere il caso del post “dell’auricolare” e la reazione delle donne della politica samaratese. E così, dopo l’uscita pubblica di Rossella Iorio e Alessandra Cariglino, Eliseo Sanfelice torna alla carica.

Un contrattacco vero, che punta sull’aspetto politico. «Il fatto che abbiano deciso di rispondere insieme riconferma che c’è un patto politico: lo fanno insieme e confermano così che c’è una alleanza, tra Pd e Forza Italia. Hanno bisogno di qualcosa che le unisca e hanno trovano in questo episodio un modo per creare un accordo» attacca Sanfelice, ex consigliere comunale (allora con l’IdV di Di Pietro) e in questi ultimi anni animatore social di Samarate.

«Pensano di poter zittire le persone, ma non ci riusciranno» contrattacca. Che poi solleva anche il caso dell’uso del municipio (dove si è tenuta la conferenza stampa Cariglino-Iorio): «Se l’hanno fatto in Comune, è un abuso. Già era discutibile l’intervento in consiglio prendendosi uno spazio pubblico per una vicenda privata, figuriamoci ora questo intervento in municipio. Un aspetto – questo della sede – sollevato peraltro anche da un “estraneo” alla polemica come Luigino Portalupi.

Sanfelice però va anche oltre: «Non è casa loro, dovrebbero saperlo. Iorio non è neppure residente a Samarate, come tanti altri delle liste della coalizione di Zocchi: con che faccia si prende uno spazio dei samaratesi?». E anzi, il mattatore social samaratese coglie l’occasione per attaccare anche Zocchi: «Mi dispiace vedere che la lista personale di Zocchi ha usato il simbolo di Villa Montevecchio, un bene che appartiene a tutti i samaratesi». A dire il vero non è raro vedere simboli dei paesi (tipicamente: il profilo del campanile) usati nelle liste elettorali… Ma Sanfelice sottolinea un aspetto diverso: «La Fondazione Montevecchio è stata usata sempre com strumento politico, come trampolino, fin dalla sua costituzione. Motivo in più per cui spero che venga chiusa».