Giovane, entusiasta, esperta della complessa macchina amministrativa e del “gioco di squadra”. Chiara Catella, 44 anni, geometra, assessore all’edilizia privata, urbanistica e territorio, è il candidato sindaco della lista “SìAmo Cantello” che per la successione a Gunnar Vincenzi propone una lista di continuità con l’amministrazione uscente ma con molte novità.
Chiara Catella, a Cantello, ha bisogno di poche presentazioni: cantellese da sempre, è la settima di sette fratelli di una delle famiglie storiche del paese: «Mio papà Angelo è stato uno dei fondatori della sezione Avis Aido di Cantello – racconta – e ho ereditato da lui lo spirito civico che mi ha convinta a mettermi in gioco per il mio paese. Mio fratello Franco, che ora non c’è più, è stato l’innovatore della coltivazione dell’asparago bianco, uno dei simboli di Cantello. Io sono cantellese 100%, nel senso che abito qui da sempre ma anche perché ho vissuto questo paese intensamente, nello sport, all’oratorio, in Comune».
Con lei – che se dovesse vincere sarebbe il primo sindaco donna del paese – una squadra che avrà solide basi di esperienza, con la presenza del sindaco Gunnar Vincenzi e di altri esponenti dell’amministrazione uscente, ma anche una forte componente di persone nuove e giovani.
«Stiamo lavorando a questo progetto da molti mesi – dice – e la lista è pronta da gennaio. Da brava sportiva ho cercato prima di tutto di costruire la squadra, un gruppo coeso di persone che stessero bene insieme e fossero tutte animate dall’entusiasmo e dalla voglia di lavorare con buon senso e passione per il paese».
Per Chiara Catella il gioco di squadra è un imperativo, e non potrebbe che essere così, dopo trent’anni di pallacanestro prima con il Cantello, che ha contribuito a portare fino alla serie B, poi con il Varese-Malnate dove è arrivata alla serie A: «Adesso ho smesso – dice – ma l’importanza della squadra è una cosa che fa parte della mia vita».
Sul tavolo Chiara Catella mette una grande conoscenza della macchina amministrativa, sia dal punto di vista politico (ha fatto tutta la “gavetta”, con dieci anni di esperienza come consigliere comunale e poi assessore), sia dal punto di vista tecnico e normativo, dal momento che lavora da vent’anni negli uffici tecnici comunali, prima a Bisuschio e ora a Clivio e Brusimpiano.
«Per quanto riguarda i punti più significativi del nostro programma ci sarà molta attenzione al territorio, perché Cantello ha notevoli potenzialità dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Cercheremo di sfruttare questa potenzialità, ma anche di sanare le ferite lasciate dai lavori della ferrovia Arcisate Stabio con interventi di riqualificazione ambientale. Molta importanza sarà data al sociale, perché credo che il Comune debba essere un luogo dove i cittadini trovano risposte vere, dal punto di vista pratico ma soprattutto umano. E poi lavoreremo per valorizzare la rete delle associazioni, che a Cantello sono molte, vive e propositive, da quelle giovanili a quelle culturali, da chi si occupa di anziani agli Alpini e alla Proloco. E poi daremo molta attenzione e importanza alle frazioni di Cantello, perché Gaggiolo e Ligurno hanno esigenze e problemi che vanno considerati nella loro specificità».
Programma e candidati saranno presentati nel corso di diverse iniziative e con tanti incontri: «Non amo banchetti e comizi – dice Chiara, che anche per la sua pagina Facebook elettorale ha scelto di evitare l’effetto “santino” e ha preferito un’immagine moderna ed originale con lo slogan “Un’idea forte. E’ Chiara”- preferisco incontrare le persone direttamente, parlare a tu per tu per comprendere meglio le esigenze e le proposte dei miei concittadini. Sono disponibile ad incontri a 360° su qualunque tema».
«Il mio desiderio – conclude Chiara – è quello di rendere Cantello un paese che funzioni sempre meglio, ma che sia anche bello da vivere».