Per spingere la leghista Isabella Tovaglieri, unica candidata del Varesotto alle elezioni europee del 26 maggio, sono arrivati anche il ministro dell’Istruzione Bussetti, il vice-ministro allo Sviluppo Economico Dario Galli, il deputato Leonardo Tarantino e il suo collega, commissario della Lega del Varesotto, Matteo Bianchi. C’era anche Matteo Salvini, ritratto nella sua classica posa col dito puntato verso chi guarda, nel manifesto che campeggia dietro le spalle della candidata bustocca.
La presentazione è avvenuta all’interno della sede della Lega bustocca ed è stata introdotta dall’ultimo eurodeputato del Varesotto, Francesco Speroni che è anche segretario cittadino: «Siamo orgogliosi della scelta di una bustocca come candidata. Sta cominciando una campagna non lunga ma faticosa perchè dovrà essere capace di prendere preferenze in 4 regioni. Ci impegneremo come sezione per sostenerla».
Dopo di lui ha parlato il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli: «È una grande opportunità. Avrà una guida importante con Speroni e avrà il compito di portare la voce di questa provincia, dei suoi imprenditori, degli artigiani e dei lavoratori di uno dei territori più sviluppati d’Italia».
Per il segretario provinciale leghista Matteo Bianchi «con Isabella c’è tutta la Lega a suo sostegno. Dal governo ai giovani della Lega locale. Varese ha le carte in regola per avere un rappresentate in Europa dopo 5 anni di assenza. Le questioni al centro di questa campagna elettorale saranno molte, a partire dal fatto che l’Italia non è il campo profughi dell’Europa. Secondo: l’industria manifatturiera va difesa da interessi di stati nazionali che pretendono di avere maggiore autorevolezza dell’Italia. Il terzo tema sono le autonomie locali e l’importanza delle istanze che arrivano dal basso. L’Ue ha provato ad omogeneizzare i vari paesi, fallendo miseramente. Certamente non ignoriamo il fatto che siamo in un mondo globalizzato. Noi diciamo che è importante stare insieme ma lasciamo alle comunità spazi di autogoverno».
Dario Galli analizza il momento della Lega: «La compattezza della Lega emerge sempre quando c’è da supportare una battaglia. Grazie a Salvini, che ha fatto cose inimmaginabili, siamo il primo partito in tutto il Paese e ci stiamo strutturando per rappresentare una grossa fetta socio-economica d’Italia. Servono persone adeguate e preparate che siano anche giovani. È normale che dopo il confronto interno qualcuno resta insoddisfatto ma sta nelle cose poi, fatta la scelta, che alla fine si remi tutti dalla stessa parte. Queste sono elezioni politiche vere: se cambiano i numeri uscirà un’indicazione importante su chi sta facendo meglio nel governo. La Lega è il partito più europeista di tutti. Vogliamo un’Europa dei popoli e delle tradizioni. L’obiettivo è scardinare un’Europa puramente economica e mercatista che ha fallito».
Anche il ministro dell’Istruzione e dell’Università Marco Bussetti è intervenuto: «Abbiamo bisogno di persone giovani, intelligenti, preparate e capaci. Sosteniamo Isabella perchè ci sia un’Europa dei popoli unita nelle differenze. Credo che il porssimo Parlamento Europeo dovrà occuparsi di giovani e lavoro. Ogni giorno abbiamo a che fare con l’Europa, ad esempio io sto cercando di portare in Italia un megacalcolatore (non siamo riusciti a trovare notizie più precise in merito, ndr) e sto lottando con Finlandia e Spagna per averlo qui con tutte le conseguenze che può avere su ricerca e lavoro. L’occasione è epocale perchè il mondo cambia molto più velocemente di una volta».
Finalmente parla Isabella Tovaglieri: «Quando mi hanno proposto questa candidatura mi hanno animato anche sensazioni contrastanti. Mi rendo conto che qualcuno poteva meritarlo più di me nel partito, per anni di militanza o qualità, ma sono orgogliosa di poter rappresentare la Lega e soprattutto i giovani della Lega, l’anima ribelle del partito. Questo partito mi ha già dato tanto a dimostrazione di quanto la Lega creda nei giovani. Tanto si riceve e tanto si dà, quindi difenderò questo territorio. L’industria dell’aerospazio, le infrastrutture, la burocrazia sono i temi su cui punterò un faro. Sono giovane ma porto un bagaglio importante perchè 10 anni di esperienza amministrativa in una città di 80 mila abitanti. Studieró per essere pronta anche là dove avrò una carenza di conoscenza, come ho fatto quando sono stata nominata assessore all’urbanistica. Noi non siamo trasformisti ma siamo conapevole del fatto che, a volte, funzionano di più i matrimoni di interesse che quelli d’amore. Dobbiamo sfatare il mito della rassegnazione. Cambiare le cose si puó, come abbiamo fatto con la politica in tema di migranti: da quando siamo al governo non sbarca più nessuno (o quasi, ndr)».
Certamente il collegio in cui è stata candidata la porterà a parlare di Tav: « C’è un contratto di governo da rispettare. Il discorso tav va portato avanti. Massima disponibilità nel rivedere il progetto per evitare sprechi e danni peró, per quanto mi riguarda, quest’opera è strategica. Mi spenderó perchè venga portata avanti».
A chi chiede se, in caso di elezione, rimarrà vicesindaco anche dopo, risponde: «Non dipende solo da me. Faccio parte di un movimento e la decisione verrà presa quando sarà il momento, con tutto il partito».
Quanti voti serviranno per essere eletti? «Difficile fare previsioni. Mi auspico un abbassamento della soglia di voti necessari rispetto allo scorso mandato».