Prove tecniche di campagna elettorale a Solbiate Arno dove domenica si sono visti tutti e quattro i candidati che si sfideranno in vista delle elezioni del 26 maggio.
Il palcoscenico del primo weekend elettorale non poteva che essere l’affollata piazza solbiatese all’ora di punta dell’uscita da messa.
In pole position, con tanto di Gazebo, c’erano la Lega e la lista Siamo Solbiate. I primi hanno voluto cominciare subito con l’intento di far conoscere la giovane candidata sindaco Cristine Grosso.
Elena Mazzetti, di Siamo Solbiate, invece, già da una settimana ha messo in moto la macchina organizzativa della sua campagna elettorale, con gazebo, gadget e anche una bella polemica sul 25 aprile lanciata al sindaco e candidato Oreste Battison: «diversamente dai tanti Comuni del Varesotto l’attuale Amministrazione comunale non ha organizzato nulla per il 25 aprile. L’omaggio ai caduti in nome della patria, invece, richiedeva la presenza del sindaco, della Giunta comunale e dei consiglieri».
Immediata la replica del primo cittadino, anche lui in piazza domenica «ma solo per un caffè, perché cominceremo la nostra campagna domenica prossima con alcune iniziative della lista Insieme per Solbiate». Sulla stoccata del 25 aprile Battiston spiega: «è vero, purtroppo quest’anno non siamo riusciti a celebrare la ricorrenza per via di alcune difficoltà organizzative ma abbiamo comunque posato una corona – spiega il sindaco -. Ricordo, però, che in questi anni, quando abbiamo organizzato le celebrazioni con le istituzioni e i cittadini, la consigliera Elena Mazzetti non l’ho mai vista».
In piazza domenica c’era anche Antonio Riccardi, candidato dell’unica lista dichiaratamente a sinistra, che con il Manifesto sotto il braccio ha voluto saggiare la risposta dei cittadini sui nomi ufficializzati per la campagna elettorale sui quali “Primavera solbiatese” aveva tenuto il riserbo fino all’ultimo momento.
Tutto, dunque, è rimandato al prossimo weekend quando tutte le liste preannunciano iniziative per il confronto che da qui al 26 maggio monopolizzerà il dibattito solbiatese.
Tomaso Bassani