“Ancora mistero sulle dimissioni dell’assessore Lioi, il Sindaco Piccolo non risponde in Consiglio Comunale”
Ieri sera si è svolto l’ultimo consiglio comunale che ha chiuso tristemente il mandato di questa amministrazione comunale. Anche se il mandato, di fatto, si era già concluso con il fallimento di quel referendum sbagliato nel quale il sindaco Piccolo e il sindaco di Duno, Francesco Paglia, avevano trascinato la nostra comunità.
Il consiglio comunale di ieri aveva però un insolito ordine del giorno, ovvero la surroga del dimissionario assessore e consigliere Giuseppe Lioi. La sostituzione di un Consigliere comunale è sempre un atto eccezionale, quando questa poi accade a un mese dalla fine di un mandato amministrativo, lascia davvero perplessi. Soprattutto perché stiamo parlando di un evento che avviene nel bel mezzo di una campagna elettorale, nella quale il consigliere dimissionario è già candidato alle prossime elezioni. Sembra che quella delle dimissioni a orologeria sia diventata una moda. Dimettersi e ricandidarsi in successione, come stile di fare politica, senza rispetto per la popolazione, che sia di Duno o di Cuveglio.
Le motivazioni delle dimissioni di Lioi al momento nessuno le conosce, ci sono decisioni di questa Giunta che hanno causato forti divisioni? C’è qualche serio problema non discusso in Consiglio Comunale? Sono le domande che abbiamo posto ieri al Sindaco Piccolo, perchè pensiamo che i cittadini debbano sapere la verità. Purtroppo non abbiamo ricevuto risposte. La sensazione è che l’amministrazione sia arrivata al capolinea e allo sbando. Un’amministrazione uscente dalla quale adesso tutti sembrano voler prendere le distanze. Non solo noi come opposizione, e fin qui sarebbe normale, ma ora a prendere le distanze è anche la lista che ha ricandidato tutti gli assessori uscenti e buona parte dei consiglieri di maggioranza. E’ probabilmente il segno che dopo dieci anni una pagina si è completamente chiusa e una nuova si sta aprendo per Cuveglio e per i cuvegliesi.
I consiglieri – Nicolò Alagna, Sara Ginelli Maurizio Molinari