Riceviamo e pubblichiamo
Dal non auditorium….al non pedibus, ma non è Alice nel Paese delle Meraviglie, è Buguggiate.
Un piccolo riassunto dei fatti che hanno portato al “baratto” dell’auditorium con uno scuolabus, fino alla dismissione dello stesso ed al fallimento del progetto Pedibus.
Nel 1994 veniva fatta una convenzione tra l’amministrazione Comunale di Buguggiate e la BCC di Buguggiate e Busto Garolfo in cui si stabiliva che la Banca avrebbe costruito a proprie spese un auditorium per circa 300 persone come atto di perequazione (o area standard) a fronte della concessione relativa alla costruzione dell’edificio dell’attuale BCC. La convenzione, che stabiliva che la proprietà dell’immobile sarebbe rimasta in carico alla Banca ma con utilizzo pubblico dello stesso, aveva durata decennale e scadeva nel 2004.
A convenzione ampiamente scaduta, la BCC avendo nel proprio bilancio ancora la costruzione dell’auditorium, ha proposto di monetizzare il costo dell’area standard. Il comune di Buguggiate con l’allora sindaco Vedani ( e con l’attuale sindaco Galimberti in giunta come assessore) , a fronte della necessità di acquistare un automezzo per il trasporto degli studenti ha proposto alla BCC acquisto del mezzo. A marzo 2008 il pulmino ( per un valore pari a circa 130.000 euro) è stato consegnato all’amministrazione.
A fine settembre 2016 il sindaco Galimberti comunicava (https://www.varesenews.it/2016/09/lo-scuolabus-si-rompe-lalternativa-e-il-pedibus/554704/) che il mezzo si era guastato e che a fronte di una spesa troppo alta per la riparazione ( parliamo di 2/3.000 euro) l’amministrazione non poteva più permettersi di continuare ad offrire tale servizio. A fine ottobre la comunicazione “ufficiale” (https://www.varesenews.it/2016/10/scuolabus-addio-il-pullmino-sara-venduto/562531/): il servizio di trasporto scolastico non risulta più “essere conveniente”, troppo pochi utenti a fronte di un costo pari a circa 20.000 euro, troppo onerosa la riparazione e troppo complicata la gestione con autista idoneo. Il pulmino verrà venduto all’asta. Cosa che avviene puntualmente, tant’è che due comuni dell’alto Varesotto si aggiudicano il mezzo per una spesa pari a circa 27.000 euro.
Per dovere di cronaca il mezzo risulta essere perfettamente funzionante e usato con soddisfazione dagli acquirenti.
Nel contempo l’attuale amministrazione si attivava nel proporre come soluzione per il trasporto scolastico lo studio di fattibilità e successiva realizzazione del progetto Pedibus ( come più volte ribadito nel corso di vari consigli comunali), ritenendolo un’iniziativa meritevole in quanto poteva sgravare il traffico mattutino nei dintorni della scuola attraverso un approccio di educazione alla sostenibilità. Ad oggi dopo due anni e mezzo di chiacchiere del progetto Pedibus proposto e promesso dall’attuale amministrazione nemmeno l’ombra.
In sintesi un pugno di mosche in mano ai cittadini di Buguggiate: zero auditorium, zero pulmino, zero pedibus! ( tanto per parametrare un valore economico: dall’auditorium a zero Euri!)
Note a margine: sulle scelte di baratto non vogliamo entrare nel merito ( anche se assai discutibile), si è cercato di dare una risposta immediata (ed estemporanea) ad una necessità impellente senza valutarne la proiezione ( un bene permanente ad uso comune…con un bene soggetto ad una deperibilità certa e a medio termine). L’ennesima mancanza di progettualità avvallata anche dall’attuale sindaco. Molto più grave la dismissione di un servizio offerto, anche se non remunerativo( da quando un’amministrazione comunale si comporta valutando i profitti come un qualsiasi vettore di trasporto?). E’ risaputo che un ente pubblico possa offrire servizi il cui costo non è ampiamente coperto dalle rette di utenza…tutto si sottende nella parola “servizio”.
E altrettanto grave la mancanza della realizzazione di un progetto alternativo, ampiamente promesso e sbandierato come scelta etica e sostenibile. Ancora una mancanza di “visione” nella gestione della “cosa pubblica”.
Firmato
Buguggiate nel Cuore