Si avvicinano le elezioni europee e la città di Varese ospita un’importante iniziativa, a conclusione del progetto denominato “Europe Tomorrow” di alternanza scuola-lavoro avviato due anni fa dal Laboratorio Europeo di Varese in collaborazione con il Liceo Classico Cairoli e con il sostegno della Fondazione Maria Giussani Bernasconi.
Si tratta della Convention “La parola ai giovani: l’Europa, il nostro spazio vitale” che si terrà sabato 11 maggio dalle ore 11.30 alle ore 17 presso il Salone estense del Comune di Varese sulle aspettative dei giovani con riguardo al futuro dell’Europa.
Alla convention, come relatori, parteciperanno Antonio Padoa Schioppa (professore emerito dell’Università degli Studi di Milano), Massimo Gaudina (Capo rappresentanza Commissione UE a Milano), Roberto Maroni (già Ministro dell’Interno e Presidente della Regione Lombardia), Marco Onida (Commissione Europea, Direzione generale della politica regionale e urbana), Elly Schlein (europarlamentare).
L’appuntamento arriva dopo un lavoro preparatorio consistito principalmente nella somministrazione, da parte di un gruppo di studenti del Liceo Classico Cairoli, di un sondaggio sull’euroscetticismo ad un campione di circa 500 varesini di età compresa tra i 18 e i 24 anni, adeguatamente distribuiti per sesso e provenienza (studenti, lavoratori, ecc.). Il risultato di tale sondaggio (realizzato con il supporto di professionisti sondaggisti della Nextest di Milano), si può sintetizzare nei seguenti punti.
Secondo i giovani varesini: le cose andrebbero comunque peggio senza l’Unione Europea; l’UE è attualmente solo in costruzione; l’identità europea si aggiunge a quella nazionale italiana, non la cancella; il vero e principale difetto dell’attuale UE è la gestione delle politiche dell’immigrazione.
La Convention dell’11 maggio, dedicata al pensiero federalista di Luigi Zanzi (1938-2015, cfr. Il federalismo e la critica della ragion politica – Un altro futuro dell’Europa e dell’Umanità, Piero Lacaita Editore, Roma, 2014), sarà strutturata in maniera tale che i giovani divisi in differenti gruppi di lavoro, avvalendosi anche del supporto del libro di Antonio Padoa Schioppa, Perché l’Europa (Ledizioni editore), rielaboreranno e discuteranno i risultati del sondaggio, predisponendo poi rilievi e domande da sottoporre ai relatori, i quali esporranno il proprio punto di vista sul futuro dell’Europa.