La lista Lega e indipendenti insieme governa Gazzada Schianno da dieci anni e sceglie uno slogan “Continuare e cambiare, insieme si può”. Il candidato sindaco Marco Maffiolini ha scelto una squadra eterogenea, fatta di un mix tra esperienza già maturata nell’amministrazione e nuovi candidati, con un’età media intorno ai quarant’anni e professionalità affermate tra i diversi soggetti. Nove uomini e tre donne.
La sala del circolo di Schianno si è riempita con diverse persone in piedi. L’amministrazione esce da periodi turbolenti legati soprattutto alla figura del sindaco uscente che ha partecipato alla serata restando defilata senza mai venir nominata da nessuno della lista in corsa per le elezioni. Solo Emanuele Monti, arrivato in tarda serata con Giorgetti e Isabella Tovaglieri, ha ringraziato Cristina Bertuletti per quanto fatto per Gazzada Schianno dimenticando che il paese in diverse occasioni è finito sulle prime pagine dei giornali per le posizioni filo fasciste del primo cittadino.
La serata è stata l’occasione per dare uno spazio a tutti i candidati di presentarsi. Tra i cittadini anche i sindaci di Buguggiate e Caronno varesino e con lui la nuova candidata sempre per la Lega.
Daniele Prevedello ha aperto la carrellata degli interventi. Insegnante di informatica: “Sono nuovo per questa esperienza. Spero di far qualcosa di buono per il nostro paese”.
Silvia Lorusso, assessore all’istruzione. “Ho sempre puntato a seguire la scuola e la famiglia. Elementi centrali per i valori della nostra società. Spero di proseguire la mia attività di assessore”.
Luca Crugliano, new entry lavora al circolo. “Gioco al calcio, ho la passione dello sport e vorrei portare questa mia energia nella nuova amministrazione”.
Stefano Frattini è il veterano del gruppo. In consiglio da vent’anni e assessore. “Mi occupo di depurazione delle acque. Sono militante della Lega dal 1998. Mi occupo del territorio e abbiamo appena chiuso il Pgt. Sono appassionato della casa dell’acqua che ci permette di risparmiare molta acqua”.
Francesco Beati, attivo nel volontariato. “Sono laureato in economia e mi occupo di gestione d’azienda. Mi ripresento perché amo il mio paese”.
Monica Luini, new entry anche lei. “Sono assistente ospedaliera e mi occupo di disabilità e sicurezza nei luoghi di lavoro. Mi candido perché spero di fare il mio contributo in ambito sanitario e sociale”.
Stefano Belloni: “Faccio il dottore commercialista e questa è la mia prima esperienza politica. Non abito qui ma era il mio paese fino a poco fa”.
Maurizio Mennuni, architetto si occupa di design: “Abito a Gazzada da vent’anni e mi trovo bene. Ho accolto la richiesta di presentarmi con piacere”.
Valeria Roman, insegnante alla scuola primaria. “Mi occupo di sport da più di 25 anni. Mi piacerebbe dare un contributo in questo campo”
Renato Malnati, bancario: “Sono assessore al bilancio e ho deciso di ripresentarmi anche per la mia esperienza amministrativa”.
Giancarlo Fedrigo, consigliere uscente: “Voglio continuare perché credo nel gruppo e nel lavoro da fare”.
Agostino Fanizzi, commerciante: “Mi piacciono gli animali e lavorare per la loro tutela. Mi occupo del giornalino comunale”.
Dopo di loro è stato il turno di Marco Maffiolini, candidato sindaco. “Da sempre abito a Gazzada Schianno. Sono sposato con due bambini. Dopo le feste di Natale ci siamo incontrati per progettare la nuova squadra convinti che fosse importante ripresentarci. Ho sempre vissuto il territorio e so che può dare tanto. Ho iniziato ad impegnarmi nella fondazione Munari collaborando anche con chi la pensava in maniera diversa da me. Quando nel 2004 venni contattato da Stefano Frattini accettai subito la sfida. Una passione che rivedo in tutte le persone che ci hanno ascoltato anche scegliendo poi di non candidarsi. Un ringraziamento particolare poi alle persone che oggi sono il lista con noi.
Il programma non promette la luna. La continuità è data dal nostro modo di governare e sono contento che in queste settimane sono partiti diversi lavori in paese con le compensazioni di Pedemontana”.
Dal pubblico sono arrivate domande ancora sulla viabilità soprattutto per il traffico sulla statale che non è calato dopo la messa in opera della Pedemontana.
“L’amministrazione non poteva decidere niente in proposito, ma abbiamo cercato di avere il massimo. Pedemontana non ha ancora ultimato i lavori. Noi non dobbiamo guardare ai nostri interessi ma a quelli della comunità”.
Un secondo momento della serata, che anche tanti del pubblico aspettavano, è stato caratterizzato dall’arrivo del consigliere regionale Emanuele Monti, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e della candidata al Parlamento Europeo Isabella Tovaglieri.
Il primo a prendere la parola è stato Emanuele Monti: “Il bravo sindaco e la buona amministrazione parte prima della vittoria. La Regione sarà vicina a voi e metteremo a disposizione risorse per le realtà locali. Per la Lega è importante continuare a governare Gazzada Schianno”.
Isabella Tovaglieri è la candidata per le Europee. “Da nove anni sono in amministrazione a Busto Arsizio, prima come consigliera e ora come vice sindaco. Una esperienza importante per vivere bene l’Europa perché il sindaco è la figura centrale per le comunità. Tutte le decisioni vengono prese a Bruxelles da burocrati e tecnocrati distanti ed è per questo che noi dobbiamo essere là. Mollebecq è stata completamente islamizzata e oggi ha un partito. Noi non possiamo tollerare tutto questo. Dobbiamo riprenderci la nostra identità e pretendere che ci venga restituito quello che diamo”.
Ha chiuso con un intervento tutto politico Giancarlo Giorgetti: “Arrivare a Schianno riconcilia con la politica, perché ci si immerge in mezzo alla gente. Il Governo sta realizzando tante cose. Non ci neghiamo che la coalizione parte con forze molto diverse. Stiamo lavorando sulla base di un contratto che ha prodotto dei risultati. Ci siamo impegnati su quello rispondendo a quanto abbiamo promesso ai nostri elettori. Ora abbiamo a cuore due cose. La prima è la flat tax che sarà una rivoluzione fiscale. La seconda è quella dell’autonomia. Non è vero che non ne parliamo più. È anche una risposta a tutti quelli che hanno votato ai referendum delle regioni. Noi siamo nati per quello. Non possiamo stare al Governo se queste due cose non verranno fatte. Poi in Italia abbiamo la questione delle infrastrutture pubbliche che devono ripartire. I poteri forti sono quelli che arrivano senza avere un mandato popolare. Un esempio è la Commissione europea che decide tutto e fa perdere la sovranità. Noi dobbiamo fare la rivoluzione del buon senso. Non c’è più destra e sinistra. Quello che deve contare è cosa pensa la gente. Sentire i bisogni. È quello che ha fatto Salvini. Siamo il governo che ha maggiori consensi in Europa. Noi abbiamo una storia di amministratori e questo ci ha aiutato. Noi dobbiamo portare una iniezione di realismo popolare a Bruxelles”.