«Cariglino ci dica una parola che attesti la sua lontananza da quanto sta avvenendo». Oppure si ritiri dalla corsa a sindaco.
Arriva anche a Samaratel’eco dello scandalo tangenti che ha visto finire in carcere Nino Caianiello e altri amministratori di Forza Italia, ma anche professionisti del territorio.
A sollevare esplicitamente il tema è la lista di Domenico Aielloe Luigino Portalupi, che a dieci giorni o poco più dal voto sgancia una bomba, attaccando frontalmente la candidata di Forza Italia. Anche se – va precisato subito – Samarate non entra nell’inchiesta della Dda di Milano che invece ha toccato gli amministratori di Gallarate e Cassano Magnago.
«Dobbiamo dirlo: quanto avvenuto in questi giorni (scoperto solo dopo anni dove tutto era visibile) è un danno per tutta la politica e noi non ci stiamo. Noi siamo diversi, come tanti altri (a destra e a sinistra) che dedicano il loro tempo alla politica locale o di respiro regionale/nazionale» dicono dalla lista che sostiene la corsa a candidato sindaco di Domenico Aiello.
«Il “sistema feudale ” presente in Forza Italia è una responsabilità politica oggettiva dei dirigenti di quel partito» continuano. «E una responsabilità penale, ove i Giudici lo decidano, a carico dei singoli». Bordate su Lara Comuni («ha delegato – senza controllo – tutta la gestione del suo partito a chi oggi deve difendersi») e un attacco anche a Forza Italia samaratese, «parte attiva e protetta del feudo Caianiello», chiamando in causa Luca Macchi per il suo legame politico con Caianiello.
«Detto questocontinuiamo a sperare che nessuno a Samarate sia toccatoda questo drammatico evento in corso . Continuiamo a sperare anche se fortemente preoccupati» continua Portalupi. «Dobbiamo tutti assieme costruire un “cordone sanitario”attorno a questo Partito e ai Suoi esponenti e dobbiamo invitare le persone stimabili che vi militano (dai dati di analisi dei flussi elettorali sempre meno) ad assumersi “ la responsabilità oggettiva” di separare la propria storia da questo “sistema feudale” e dai suoi sotto sistemi locali. Forse sarebbe opportuno che la candidata sindaco di Samarate di Forza Italia decida di separare la sua immagine, nello scenario di queste elezioni,da quella di Forza Italia. Occorre un gesto , occorre una parola, occorrono poche frasi».