Un nuovo polo scolastico unificato, ma anche un “civic center”.
È la nuova scuola di Lonate Ceppino, il cui progetto è stato presentato nella mattinata di sabato 11 maggio 2019.
All’incontro era presente una considerevole delegazione politica capeggiata dal ministro dell’istruzione Marco Bussetti; con lui si trovavano anche il vice ministro allo sviluppo economico Dario Galli, il sottosegretario agli interni Stefano Candiani, il segretario della XIV commissione politiche dell’Unione Europea Matteo Bianchi e il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli.
«La burocrazia in Italia allunga sempre le tempistiche, ma finalmente abbiamo appaltato la progettazione definitiva della nuova scuola» afferma con orgoglio Massimo Colombo, attuale sindaco di Lonate al termine del suo secondo mandato.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo polo scolastico unificato in cui saranno presenti sia la scuola primaria che la secondaria di primo grado; l’edificio andrà così ad assorbire le utenze attualmente dislocate nelle tre sedi di via San Lucio, via Molteni e Piazza Matteotti. Le strutture esistenti, infatti, risultano ora obsolete e non più rispondenti agli attuali criteri di edilizia e operatività educativa; un loro ri-adeguamento risulterebbe, inoltre, troppo costoso.
Il nuovo plesso avrà un costo totale stimato di circa 4 milioni e 800mila euro ma, tolta la progettazione e gli arredi, sarà totalmente a carico dell’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro). Nei prossimi anni, infatti, l’ente prevede di favorire la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, tecnologico, di efficienza energetica e sicurezza strutturale.
«La scuola sarà un vero e proprio civic center e, in quanto tale, dovrà accogliere tutti» spiega Colombo. Con quest’espressione ci si riferisce a un modello educativo e di edilizia improntati sull’esperienza e sull’apertura al territorio, così come ispirato da John Dewey, pedagogista promotore della “scuola attiva” e aperta al mondo. A tal proposito sono stati studiati percorsi e accessi differenziati per le diverse tipologie di utenza e una suddivisione in blocchi funzionali per rendere gli spazi modulabili a seconda delle esigenze. Con il nuovo plesso cambierà anche il rapporto con l’ambiente e la cittadinanza; la scuola, infatti, diventerà un luogo d’incontro per la comunità ma anche uno spazio di svago e sport.
«I lavori cominceranno entro fine anno – conclude il sindaco – e noi ci auguriamo che ben presto i lonatesi possano godere di quest’opera.»
di Erica Zulli
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