«Sono nata a Luino il 17 gennaio 1974, mamma di un ragazzo di 14 anni, e vivo a Cassano da… sempre!
Di professione sono R&D Manager per un gruppo di Aziende che operano nel settore del Food Packaging». È Serena Barea a presentarsi, candidata a sindaco per la lista “Vivi Cassano”.
Barea racconta delle se precedenti esperienze amministrative: «Ho iniziato la mia carriera come Amministratore nel 2014, con il Sindaco Magrini, come consigliere delegato alla comunicazione ed ai rifiuti. Nel 2016 sono diventata Assessore al sociale, entrando quindi a far parte della Giunta Comunale. Nell’ottobre 2018 ho “ereditato” la carica di Vicesindaco, che rivesto tutt’ora».
Come ha scelto i componenti della sua lista?
«Ho voluto costruire un gruppo che avesse esperienza e freschezza. Molte delle persone che compongono il mio gruppo sono “veterani”, conoscono il sistema e sanno muoversi al suo interno. Altre sono invece estranee al mondo dell’Amministrazione ma hanno dimostrato
determinazione e voglia di mettersi in gioco per costruire insieme qualcosa di nuovo e per continuare nel percorso di miglioramento continuo intrapreso negli ultimi anni. So di poter contare su un gruppo coeso, pragmatico e determinato e credo fortemente in loro».
Le vocazioni del suo paese e le priorità da affrontare
«Cassano è sempre stato molto attento alla Storia ed alla Cultura legate al nostro Territorio. Abbiamo nella nostra piccola Comunità delle eccellenze come il Teatro Periferico, La Biblioteca Comunale, la Giovane Filarmonica Cassanese, il Centro Documentale che ci rappresentano in ambiti anche Nazionali. Per noi, supportare e incentivare queste Associazioni e le manifestazioni ad esse legate rappresenta una delle priorità.
L’altra priorità resta il sociale, crediamo che tutti debbano avere il diritto ad una vita dignitosa e faremo quanto possibile per sostenere le situazioni di difficoltà e supportare le famiglie con azioni mirate a supporto del reddito».
Come si immagina il paese tra cinque anni?
«L’attuale situazione economica dell’ente ci porta a timidi ottimismi. Ciò di cui sono certa e che continueremo a lavorare per trovare finanziamenti pubblici e collaborazioni con le realtà confinanti con lo scopo di ridurre i costi generali e di poter reinvestire i nostri fondi in attività che consentano la crescita e lo sviluppo».
Quale sarà la prima misura che adotterà una volta eletta sindaco?
«Farò il punto della situazione dei progetti in sospeso e riprenderò a lavorare da dove ho lasciato, con lo stesso impegno e la stessa serietà, supportata dal mio nuovo gruppo».