76 anni, nato a Orino-Azzio il 04-02-1943, residente in Azzio, pensionato, e già sindaco di Azzio, Arturo Bodini si presenta come candidato sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio sostenuto dalla lista “Azzio Rinasce”.
Bodini spiega il motivo della candidatura: «Intendo ridare slancio alla amministrazione di Azzio, abbandonare obiettivi amministrativi di scarso respiro, valorizzare le peculiarità storiche e paesistiche del Comune, uscire da una politica di basso profilo tesa a più a ricercare consensi che dare incisività all’azione amministrativa». In che modo ha scelto i componenti della sua lista? «Sono stati scelti per formare una classe dirigente che abbia le capacità e le competenze per amministrare autonomamente e intelligentemente Azzio e che possa far progredire la nostra comunità tenendo conto di tutte le potenzialità ancora presenti, e alla fine del mio mandato possa continuare a governare con intelligenza e sensibilità il Paese».
Come vede le vocazioni del suo paese. E le priorità da affrontare.
«Ritengo opportuno sostenere le attività produttive ancora presenti nel paese, nel rispetto delle reciproche competenze, attenuare i disagi dovuto alle strade provinciali da Orino, da Gemonio per Cuvio e viceversa che attraversano il centro abitato. Ricostruire, in accordo con i Comuni vicini e con la Comunità Montana, una azione amministrativa coordinata e complementare che renda fruibili e attrattive le stupende caratteristiche paesistiche e storiche che caratterizzano il nostro Paese: recupero abitativo ed estetico del centro storico e del nucleo monumentale del Convento, degli antichi mulini della valle del Bulgherone e del suo interesse paesistico anche con il recupero delle strade campestri, infine con la valorizzazioni delle produzioni agricole dei territori ora in gran parte improduttivi con lo sviluppo delle attività agricole tradizionali e di quelle innovative: castagneti, frutti di bosco, allevamenti e prodotti derivati.
Come si immagina il paese tra cinque anni?
«Vedere attuati i progetti precedentemente elencati (la vera incognita resta oggi lo sviluppo parallelo del sistema produttivo Italiano ora in pesanti crisi) che richiedono parecchie risorse e costruire una comunità più socialmente coesa».
Quale sarà la prima misura che adotterà una volta eletto sindaco?
«Trasformare l’incrocio tra le due strade provinciali tra via Cadorna e via Vittorio Veneto in una rotatoria che riduca la velocità dei veicolo e attenui i rischi dovuti alle visibilità ( l’incrocio è in posizione apicale) e alle precedenze (vi converge anche una strada comunale). Con anche il completamento di un marciapiede di cui in un tratto la strada provinciale ne è priva con grave rischio dei pedoni che devono percorrerla».