Il programma si chiama “Le cento cose da fare” e tra queste a Davide Compagnoni chiediamo una: quali attenzioni riserva la sua proposta per la montagna, altra qualità di un paese come Maccagno con Pino e Veddasca.
«In primis», spiega Compagnoni, «la Predisposizione piazzola per elisoccorso in Valle: individuando un’area che si riveli adeguata allo scopo e di agevole utilizzo». E l’elenco va avanti. «Torrente Giona: particolare attenzione alla pulizia del letto ed al pericolo di straripamenti, mediante un sistema di monitoraggio costante ed efficace; consolidando, altresì, l’intesa ed il necessario rapporto collaborativo con Regione Lombardia. Massima attenzione ai rischi idrogeologici in Valle, nonché alla necessità di opportuna regimentazione del Giona e del reticolo idrico minore».
Quindi, in termini più specifici: «Contrasto al fenomeno dei letti freddi: supporto attivo ad attività di affittacamere, con particolare attenzione agli aspetti burocratici (es. di supporto ai B&B), amministrativi e commerciali. Incentivazioni per la riqualificazione di alloggi disabitati e/o abbandonati al fine di promuoverne il recupero e garantire il decoro e la sicurezza urbana; sia con finalità turistiche (case vacanze/alberghi diffusi/ecc.), che di alloggi per edilizia popolare e/o insediamento di nuove coppie».
Occorre poi il «miglioramento della viabilità: completamento delle opere già iniziate nelle frazioni montane ed a Pino. Riattivazione/accessibilità di mulattiere e vecchie strade della Veddasca che servono le micro-località più isolate. Studi di fattibilità per individuare soluzioni viarie sostenibili in termini idrogeologici, finanziari, paesaggistici e di effettiva funzionalità in caso di impedimenti sulla S.S. 394, atte ad un eventuale collegamento fra l’alta Valle e/o altre zone del nostro Comune, con la dirimpettaia Dumentina».
Si parla anche di «servizi a domicilio o in punti di raccolta: assistenza sanitaria organizzata (per esempio prelievi del sangue) e consegna farmaci. Consegna alimentari / acquisti generici. Promozione per l’istituzione di volontariato a supporto del servizio.
Valorizzare la Valle Veddasca e Pino per l’organizzazione di eventi; quali per esempio feste patronali, sagre, ed eventi vari, prendendo spunto da manifestazioni riuscite e già consolidatesi come la Festa di San Rocco a Campagnano e l’esposizione dei presepi a Garabiolo».
Altre proposte: «Studi di fattibilità per la realizzazione di attrazioni, come per esempio il ponte tibetano o la zip-line o il road coster, in modo da portare flussi di turisti outdoor sul territorio, con possibilità di occasioni occupazionali. Creazione e/o sviluppo di centri di aggregazione nelle frazioni (ed in particolare negli ex-municipi di Veddasca e Pino) e rendere accessibili per due o più giorni a settimana edifici comunali ai cittadini (per esempio i vecchi municipi) organizzando corsi ed eventi culturali. Manutenzione e sviluppo sentieristica: cura della rete sentieristica rendendola fruibile sia a pedoni sia a ciclisti; mappatura e garanzia della tracciatura, con periodica manutenzione al fine di renderla davvero accessibile a cittadini e turisti. Ciò, mediante auspicabili convenzioni con CAI, Gruppi Alpini ed altre associazioni di
volontariato. Creazione di una “App” (applicazione software) apposita, di semplice ma funzionale utilizzo ed apposizioni di pannelli descrittivo/informativi multilingua e connessione veloce: è fondamentale che anche nelle aree meno centrali sia disponibile una connessione internet rapida che consenta di navigare e poter lavorare da remoto. Oggi sempre più aziende consentono ai propri dipendenti di lavorare uno o più giorni da casa ed una connessione adeguata potrebbe ridurre i problemi legati alla mobilità e rendere Pino e Veddasca meno isolati».
«Trasporto pubblico: aumento nella frequenza delle corse valutando l’utilizzo di mini- bus/navetta che inframmezzino le corse giornaliere di linea. Sviluppo di una rete di car-pooling (auto condivise) consentendo a più persone di sfruttare la macchina e il percorso dei conducenti. Consorzio forestale Veddasca-Dumenza-Agra: ipotesi di realizzazione in sinergia con la Comunità Montana di un consorzio agro-silvo-pastorale, finalizzato alla valorizzazione della filiera bosco-legno-energia, anche propedeutica ad una piattaforma per biomassa».
«Consigli comunali itineranti ed apertura Uffici comunali dei due ex municipi di Pino e di Veddasca: almeno una volta all’anno, convocazione di un Consiglio Comunale a Pino ed a Veddasca; ovvero in occasione di tematiche riguardanti l’ex municipio di riferimento. Apertura al pubblico, con maggior frequenza ed operatività, delle due ex sedi municipali. Sensibilizzare l’Ente Poste, affinché venga garantita una più ampia apertura funzionale dei due sportelli di Pino e Veddasca».
C’è spazio, nelle proposte di “Idea Comune”, anche di ragionamenti sull’unica stazione sciistica della provincia di Varese: «Forcora 365 giorni l’anno: creare le condizioni per l’insediamento in alta Valle di nuove aziende agricole che costituiscano una rete per la miglior produzione di prodotti agro-alimentari d’eccellenza (con sostegno alla creazione di un marchio identificativo territoriale). Ciò, anche attraverso un’oculata assegnazione/cura dei pascoli e tramite l’introduzione di corsi di formazione ad hoc, con la partecipazione di specialisti del settore. Massimo sostegno all’operato della “Funivie del Lago Maggiore” e del CAI, per una sempre miglior offerta di sci da discesa, sci di fondo e degli altri sport invernali. Studio di fattibilità per investimento/installazione di 2-3 cannoni da neve artificiale, mobili. Dotare i bagni collocati presso il Passo, di idoneo spogliatoio. Valle Veddasca, Outdoor Paradise: riqualificazione della Forcora e di tutta la Valle, in un punto di riferimento anche internazionale per gli sport legati alla montagna (trekking, hiking, nordic walking, mountain bike, down-hill, yoga, ecc.)».