Paolo Carlesso, candidato sindaco della lista Solidarietà e Progresso – Fagnano Bene Comune, non è un politico e non viene dalla politica. Nella vita ha sempre fatto l’architetto con una carriera ormai 30ennale. Sui social è altresì noto come Matti Virtanen, personaggioche da anni imperversa sulle bacheche fagnanesi con una particolare ironia che l’ha reso abbastanza noto anche negli ambienti vicini alla politica.
Dall’architettura alla politica. Ci racconti un po’ del suo lavoro e come questo influisce sulla sua idea di Fagnano.
Il mio primo progetto è stato la ristrutturazione della biblioteca di Giussano e nella mia carriera sono state molte le opere pubbliche che mi hanno commissionato. Oggi, però, lavoro principalmente in ambito di edilizia privata residenziale. Cerco di proporre un’edilizia sostenibile con l’uso del legno e le ristrutturazioni. Collaboro con il politecnico di Milano e faccio esercitare gli studenti su alcune aree di Fagnano Olona. Ad esempio c’è il loro zampino nella serra dei Calimali e nel pgt web.
Il mio lavoro si riflette nel programma per quanto riguarda alcune opere pubbliche che vorremmo realizzare come la più volte citata colonia elioterapica che vorremmo recuperare per lotti funzionali ma un’altra mia idea è la cintura verde, un progetto per collegare i parchi di Fagnano Olona in un unico percorso. L’obiettivo è quello di aumentare il verde e collegare i servizi (campo sportivo, posta, polizia locale, aree commerciali) oltre a collegare i tre nuclei storici di Fagnano, Bergoro e Fornaci. L’altro progetto ecosostenibile del programma è quello del recupero delle costiole come è stato fatto per quella del castello e riprendere un vecchio progetto del 1946 per il recupero del belvedere»
Perchè credete sia importante questo recupero?
«Si tratta di uno spazio molto frequentato dai giovani. Inoltre vogliamo attrarre chi passa sulla pista ciclabile o sul via francisca sfruttando l’ooportunità turistica che ne deriva. Fagnano ha una potenzialità col castello che deve saper sfruttare».
A proposito di turismo e via Francisca. Come intendete sviluppare questo tema?
«Grazie all’opportunità della via Francisca che favorisce un turismo slow. Pensiamo di recuperare il Mulino Bosetti tramite un privato che ha già realizzato l’azienda agricola. Sappiamo che verrà realizzata una fattoria didattica. In valle vogliamo mantenere le caratteristiche attuali ma rivalutare le strutture industriali abbandonate. Le nostre idee turistiche sono ad impatto zero e con peculiarità uniche».
In caso di vittoria, come intende amministrare Fagnano?
«Rinnovamento nella continuità perchè chi ci ha preceduto ha fatto un buon lavoro riconosciuto da tutti, avversari compresi. In giunta ci sará un ricambio notevole con l’inserimento di figure giovani affiancate da chi ha esperienza. Manterremo un dialogo costante con le altre forze politiche e continueremo sulla linea del buon senso».
Veniamo all’ipotesi di centro logistico che è emersa in questi mesi. Cosa farete quando ve la ritroverete sul tavolo?
«Vogliamo verificare e dialogare. Noi vogliamo instradare il percorso con una variante di piano. La nostra idea è togli verde devi mettere verde. Chiederemo una sinergia con Provincia e Regione per capire come conciliare il progetto con il corridoio ecologico che passa proprio lì e con la legge regionale sul consumo di suolo. Non è il momento di storcere il naso di fronte ad opportunità di questo tipo. Una cosa deve essere chiara: non vogliamo attuare scorciatoie».