La sua tessera della Lega risale al 1987, l’elenco di incarichi politici e dirigenziali che ha ricoperto è lunghissimo, è stato assessore in comune a Varese e adesso ha deciso di puntare a diventare Primo Cittadino di Grantola. È Sergio Ghiringhelli, il candidato sindaco che guida la lista della Lega a Grantola.
«Dopo le ultime elezioni a Varese avevo deciso di lasciare la politica attiva -racconta- ma nelle ultime settimane ci ho ripensato e ho deciso di scendere nuovamente in campo per il paese dove vivo da più di 25 anni». Una scelta maturata perchè «mi sono reso conto che il paese è fermo e che non basta voltare pagina, bisogna proprio cambiare il libro». Così la scelta piuttosto insolita di portare il simbolo di un partito nazionale nell’elezione locale di un piccolo comune; una decisione che Ghiringhelli rivendica: «so che non è facile, ma dopo una vita passata nella Lega non avrei potuto mai fare una lista civica».
«Negli ultimi 10 anni il paese non è andato avanti per niente e anzi abbiamo diverse situazioni che peggiorano giorno dopo giorno», racconta Ghiringhelli citando ad esempio il bocciodromo o la chiesa di San Carlo. «Se compri delle strutture e le lasci andare in malora è meglio lasciare perdere, soprattutto se nel frattempo non partecipi neanche ai bandi che possono darti le risorse per andare ad intervenirci sopra» ed è proprio in questo senso che Ghiringhelli guarda. «Io nella mia passata esperienza ho dimostrato di saper partecipare e vincere i bandi e ora voglio mettere quelle mie competenze a disposizione di Grantola».
Ma se per i bandi i tempi sono lunghi, il primo provvedimento che il candidato leghista vorrebbe realizzare se eletto è il controllo di vicinato. «Il controllo di vicinato non serve solo per le questioni di sicurezza che tutti conoscono -dice- ma è importantissimo per rafforzare la vita di quartiere, unire le persone e aggregare le persone; noi dobbiamo evitare di diventare una città dormitorio dei frontalieri che lavorano in Svizzera».
È per tutte queste ragioni che Ghiringhelli ha scelto di tornare in campo: «Ora che sono in pensione posso dedicarmi al 100% a questa attività, dare una sferzata a questo paese e nel frattempo con la squadra dei miei candidati preparare dei validi giovani che saranno i futuri amministratori di Grantola».