«La prima cosa che faremo se venissimo eletti? Lavorare con il comune di Lozza per tentare di avere l’abolizione del pedaggio di Pedemontana. Ce l’avevano promesso. Questo scaricherebbe dal paese e, quindi anche dal punto critico del passaggio a livello, tutto il traffico che oggi transita dal centro».
Paolo Trevisan guida “Futuro Comune per Gazzada Schianno”, il gruppo che sfida Marco Maffiolini, candidato di una lista civica di ispirazione leghista e Francesco Bosco di “Gazzada Schianno Insieme si può”.
62 anni nato e cresciuto a Gazzada Schianno, nell’ultima amministrazione era seduto tra i banchi dell’opposizione. Di professione fa l’imprenditore e in questa tornata elettorale ha deciso di scendere in campo con una squadra che vede volti conosciuti: uno tra tutti l’ex sindaco Alfonso Minonzio.
«Sull’ultimo numero del giornalino comunale abbiamo letto cose davvero sgradevoli. Si parla di una sorta di “inciucio”, di incontro tra anime completamente diverse. È una lettura errata – dice Trevisan – La vera domanda è: perché questa lista non è nata prima, perché non l’abbiamo fatta dieci anni fa. Non c’è alcun accordo di potere, come qualcuno insinua; “Futuro Comune” nasce per far fronte ad una emergenza anche democratica. Dieci anni di amministrazione Bertuletti e Maffiolini hanno fatto danni al paese. Non per niente il nostro primo punto è riportare serenità cominciando dall’aprire di nuovo le porte del comune. Oggi un cittadino si rivolge all’amministrazione per chiedere dei servizi che gli spettano e deve sperare che ci sia qualcuno disposto ad ascoltarlo. In questi anni c’è stato un turnover di personale, di funzionari che ha rallentato tantissimo la macchina amministrativa. Se a questo si aggiunge la normale burocrazia possiamo immaginare quanto sia complesso entrare in quella che dovrebbe essere la casa di tutti».
Lo scontro con la Lega non è soltanto su un piano pratico ma anche ideologico: «Mi rimproverano di essere di sinistra – dice ancora Trevisan- ma aldilà del fatto che il muro di Berlino è caduto nel 1989, forse oggi è il caso di guardare avanti e affrontare le questioni vere, che riguardano il paese. Se poi proprio vogliamo entrare in temi strettamente politici allora diciamo che a dover spiegare bene da che parte sta è prima di tutto Maffiolini, lui che per ben due volte ha ospitato un gruppo di estrema destra, i DORA, nella sala consiliare, senza muovere alcuna obiezione».
«Quel che contestiamo è lo spreco del denaro pubblico con il quale Bertuletti e Maffiolini hanno danneggiato il territorio – conclude Trevisan-. Penso alla piazza: quella che avrebbe dovuto essere una riqualificazione si è trasformata in uno scempio che ha devastato il centro del paese, che ora è una desolazione.
E non basta: soltanto l’intervento dei cittadini ha impedito la realizzazione di un progetto scellerato, Natura e Sport che avrebbe distrutto una gigantesca area verde del paese. Per finire stanno usando un milione e 600 mila euro di compensazione di Pedemontana per realizzare opere senza senso: una ciclabile, un grande muro sotto il circolo di Schianno per allargare una strada solo di pochi metri. Non hanno solo sprecato soldi, hanno danneggiato il territorio. Crediamo sia arrivato il momento di voltare pagina, davvero».
Paolo Trevisan parteciperà all’incontro pubblico con gli altri due candidati mercoledì 22 maggio alle ore 21 nel salone dell’oratorio di Schianno.
Ci vuole assolutamente un colpo di spugna , cambiare e riqualificare le aree comunali abbandonate da questa amministrazione che non ha tenuto conyo del padsato storico !!