Con il trasferimento dei voli di Linate all’aeroporto di Malpensa tra meno di due mesi e con il tema sempre più dibattuto nei comuni limitrofi che il 26 maggio andranno al voto, Varesenews ha intervistato ogni candidato sindaco di Samarate – che essendo comune del Cuv risulta essere direttamente interessato – per approfondirne le intenzioni e le prossime mosse da fare a riguardo. La parola, questa volta, a Tiziano Zocchi, candidato del centrosinistra sostenuto da una coalizione, “Cambiare si può a Samarate”, composta di ben cinque liste.
Il 27 di luglio scatterà il trasferimento dei voli da Linate. Su quale fronte il comune dovrà muoversi con urgenza?
«Credo che la priorità sia il controllo del traffico automobilistico, sia sulla 336 che sulle strade che, in maniera indiretta, portano a Malpensa. Particolare da non trascurare sarà la sosta selvaggia, per evitare si possano ripetere, anche nel territorio di Samarate, gli episodi di parcheggio non autorizzato verificatisi a Somma Lombardo la scorsa estate. Sarebbe anche interessante chiedere a Regione Lombardia di incentivare, da parte dei residenti, l’uso del Malpensa Express attivando delle navette tra Samarate e le stazioni ferroviarie. Non escludo la richiesta di intervento della Protezione Civile Regionale qualora la situazione degradi in maniera incontrollabile».
Qual è il fronte più importante su cui i Comuni del Cuv di Malpensa dovrebbero muoversi congiuntamente? O meglio: su quale ci sono più possibilità di ottenere risultati muovendosi insieme?
«Credo che i comuni del Cuv dovrebbero muoversi sempre congiuntamente, indipendente dal colore politico dell’amministrazione di turno. La modesta dimensione dei singoli comuni, rispetto al comune di Milano (proprietario di Sea), dovrebbe suggerire una strategia di totale compattezza nei rapporti con Sea e Enac. Le compensazioni ambientali ed economiche, che costituiscono un primo importante passo e che, per Sea, rappresenterebbero “unicamente” una questione di esborsi, potrebbero essere il primo fronte su cui lavorare. Le esigenze di bilancio di Sea non possono decidere la salute e la vita di chi, da sempre, abita nei dintorni dell’aeroporto».
Di recente i sindaci del Cuv – compresi gli uscenti – hanno sollevato il tema delle compensazioni ambientali. Il Comune di Samarate come dovrebbe muoversi per attuare le compensazioni?
«Il nostro comune dovrebbe chiedere a Sea di investire, in sinergia con il Parco del Ticino, nel territorio, riqualificando i boschi, estendendoli dove possibile, garantendo, inoltre, un supporto economico alla manutenzione degli stessi che, senza alcun dubbio, rappresentano un importante polmone per una zona da decenni sotto pressione sul fronte inquinamento ambientale».
Malpensa dà lavoro a oltre 20mila persone, moltissime nella zona intorno all’aeroporto. Sul fronte del lavoro, il Comune non ha dirette competenze, ma può intervenire anche mediante i servizi locali. Quali sono le vostre proposte?
«Purtroppo l’amministrazione comunale non ha grandissime possibilità di incidere su questo tema. Può, invece, fare in modo di agevolare i propri cittadini offrendo servizi che migliorino la vita dei lavoratori e, soprattutto, delle lavoratrici. Asilo nido, scuola materna e servizi post orario scolastico aiutano le famiglie a lavorare con serenità; non ultima l’assistenza domiciliare agli anziani, che sono sempre più numerosi nelle nostre città, rappresenta un ulteriore sollievo per chi deve aiutare i genitori anziani, consolidando un patto tra generazioni che è sempre più difficile da garantire».
Si è parlato a lungo del tema della Variante alla Statale 341. Che specifica attenzione dovrà essere riservata al tema?
«Credo sia indispensabile lavorare in maniera congiunta con Regione Lombardia sostenendo fermamente la richiesta di estendere, quanto più possibile, il tratto interrato della variante; il polmone verde a est di Samarate sarebbe irrimediabilmente devastato da un tracciato in trincea o a raso. E questo Samarate non può e non deve permetterlo».
di Nicole Erbetti