Se il prossimo 26 maggio andranno a votare almeno la metà più uno dei dunesi, Marco Dolce sarà il loro nuovo sindaco. È infatti lui il candidato unico nel paese più piccolo della provincia.
«Abito a Duno da una quarantina di anni, da quando ho sposato una ragazza del posto -racconta-. Ho deciso di candidarmi perché ho raccolto l’invito di mettermi in gioco e di creare attorno a me una lista fatta in parte da amministratori precedenti e in parte da volti nuovi». E anche se la vittoria è già in tasca a Marco Dolce non entusiasma il fatto che la sua sia l’unica lista e, rispondendo anche alle opposizioni che in una lettera hanno spiegato il perchè non si sono candidate (leggi qui), dice: «Mi dispiace aver letto quelle parole perché il dialogo civile e la possibilità di scelta credo siano alla base della democrazia; proprio per questo spero che tutti vadano a votare: se non dovessimo raggiungere il quorum arriverà un commissario prefettizio e i costi saranno a carico di tutti i cittadini, mentre io e la mia amministrazione abbiamo già detto che rinunceremo a qualunque indennità».
Al netto di questo «noi ci siamo dati diverse priorità a partire dalla cura del territorio e da una riorganizzazione dei servizi essenziali che vanno garantiti ai cittadini». Il tutto legato al fatto che «cercheremo di sviluppare un turismo consapevole grazie ai sentieri, alla Linea Cadorna e ai vecchi sentieri che portavano ai vari caselli in montagna; lo faremo perchè c’è un buon turismo interessato a vivere le nostre montagne in modo consapevole, un turismo che è vuole vivere il nostro territorio a piedi o in bici e che noi vogliamo attrarre sempre più».
C’è poi la grande questione dello spopolamento. «Uno dei nostri obiettivi è che il paese non si spopoli, che continui a vivere. Ci sono tante persone che vivono in città e nel weekend tornano qui e quello che dobbiamo cercare di fare è di tenere qui i giovani. Per questo vogliamo sistemare il campetto sportivo per far vivere sempre di più il paese: non vogliamo che Duno diventi un museo o un soprammobile».