« Mi ricandido per completare l’opera avviata tre anni fa: la fusione dei tre comuni». Alessandro Granella, sindaco uscente, si ripresenta ai cittadini di Bregano con la lista Progetto Bregano con un chiaro mandato: « È la via maestra intrapresa. Spero che i cittadini mi diano ragione e che, in futuro, rispondano favorevolmente al referendum. Stiamo dimostrando i tanti vantaggi che questa unione porta a fronte dei pochi problemi che ha fatto sorgere».
La via è tracciata e già ora l’Unione sta proponendo il modello di integrazione: « La sede dell’ente locale rimane qui a Bregano mentre a Malgesso c’è l’anagrafe e a Bardello i servizi sociali. Il nostro comune è baricentrico e manterrà la sua centralità anche nel futuro ente».
Grazie a quella scelta fatta, oggi le tre amministrazioni hanno accantonato un tesoretto di 303.000 euro di cui disporre subito per i lavori : « Quei fondi ci sono e vengono distribuiti proporzionalmente al numero di residenti – chiarisce il candidato sindaco Alessandro Granella – abbiamo ben chiaro quindi, quanto spetta alla nostra comunità e come potremmo investirli».
Una parte servirà a realizzare il nuovo Piano del Governo del Territorio del nuovo comune che nascerà dalla fusione: « Un lavoro che porteremo avanti per sanare i difetti derivanti dall’unificazione. Certamente, non sono previsti cementificazione o interventi invasivi: anche perché sono le regole regionali a definire gli atti da prendere».
Dei 200.000 euro restanti, la parte che arriverà a Bregano sarà utilizzata per dotare il palazzo comunale di un ascensore così da permettere ai disabili l’accesso alla sala consiliare: « Metteremo a posto il lavatoio che abbiamo comprato e sistemeremo le strade, soprattutto ci sarà la riqualificazione di via Don Luigi Riva».
Quali criticità restano da sistemare?
« Credo che il problema maggiore siano i trasporti pubblici ma non credo che si saranno miglioramenti. Io ci ho provato ma per l’azienda non è sostenibile un incremento di corse e così non possiamo che attenerci alle logiche economiche altrui. Pensiamo di incrementare i servizi come le colonnine per la ricarica di auto elettriche che verranno posizionate nella piazza davanti al comune».
E per quanto riguarda i servizi ai cittadini?
« La novità di questi giorni è il servizio di Poste Italiane. Installerà un “Bancoposta” nella piazza del Comune che funziona come bancomat mentre i residenti usufruiranno al proprio domicilio dei servizi di posta come raccomandate, spedizioni di pacchi, ecc… Questo fa parte del pacchetto che i piccoli sindaci hanno contrattato con Poste Italiane quando siamo andati a Roma, come beneficio dopo la chiusura degli sportelli».
Un’accusa che le si muove, dall’opposizione, è la mancanza di comunicazione di quanto si fa
« Direi che tutti hanno modo di conoscere ciò che avviene perché il Comune ha realizzato un’app: possono scaricarla e sapere di cosa si sta discutendo. Ogni riunione consiliare o di commissione è aperta al pubblico. Nessuno viene mai, ma ci sta: i servizi ci sono, la pulizia nelle strade e in zona cimitero c’è, le tasse sono evidenti e chiare»
Bilancio dell’amministrazione che si sta per concludere?
« È stato fatto il fosso per il depuratore, abbiamo acquistato il lavatoio che sistemeremo, abbiamo asfaltato il piazzale davanti al Comune e messo in sicurezza via Santuario. Abbiamo adeguato il palazzo comunale con serramenti per l’efficienza energetica, abbiamo investito nell’illuminazione pubblica a led. C’è poi la convenzione per la colonnina delle auto elettriche di cui ho parlato e dei servizi postali».
E l’acquedotto? La paura di perdere la gestione diretta di un bene così importante?
« È una legge che lo impone. Inoltre, a garanzia, c’è l’ente pubblico: la partecipazione a metà tra Provincia e Comuni. Tutti devono vigilare sulla cosa pubblica. E devo dire che, a parte la gestione dei bacini su cui devono “ancora prendere la mano”, il servizio è efficiente e veloce quando si tratta di riparazioni»