La parità di genere è ancora lontana. Ma Varese si può consolare con il primato di provincia lombarda con la percentuale più alta di candidati sindaco donna. Dei 184 aspiranti primi cittadini degli 82 comuni chiamati alle urne domenica 26 maggio, infatti, il 29,35% sono donne. Un dato che fa di Varese la sesta provincia italiana per candidature femminili.
Il record spetta a Ferrara, dove il 40% dei candidati è donna. Detto altrimenti, da queste parti, sulla scheda elettorale, ogni cinque nomi due sono femminili. Varese deve più modestamente accontentarsi di una candidata su tre. Quota che le permette comunque di primeggiare a livello regionale.
Dietro Varese, per presenza di candidati donna, ci sono Milano con il 28,64% e Lodi con il 27,37%. Il record negativo spetta a Sondrio, dove le aspiranti prime cittadine sono appena il 14,63% del totale. Più in generale, si può dire come siano le province del centro-Nord quelle che presentano un’incidenza maggiore delle candidature femminili alla carica di sindaco.
La media nazionale è pari al 20,43%, leggermente inferiore a quella lombarda. Dopodiché, stiamo parlando della parte relativamente più semplice. Un conto è raccogliere le firme e presentare correttamente i moduli per candidarsi, un altro è convincere i cittadini della bontà delle proprie idee e farsi eleggere. Tra lunedì sera e martedì mattina si scoprirà quante delle 54 aspiranti sindache varesine riusciranno davvero ad indossare la fascia tricolore.