Castiglionese doc, una vita dove non sono mancate sfide anche difficili, una passione per il Corpo dei vigili del fuoco. Gerolamo Fumagalli è il candidato sindaco della lista numero 1 “Una mano per Castiglione”. Lo abbiamo incontrato per un ritratto a tutto tondo, tra impegno pubblico e vita privata.
La vita
Nato a Varese 67 anni fa, castiglionese da sempre, Gerolamo Fumagalli ha avuto un’infanzia segnata dalla perdita del papà, quando aveva solo 9 anni. Dopo le scuole dell’obbligo, un ingresso forzatamente precoce nel mondo del lavoro ma anche la volontà di continuare a studiare: «A 14 anni ho iniziato a lavorare come operaio alla Lombardi, ma intanto ho studiato per diventare geometra e poi mi sono laureato in legge, sempre facendo le scuole serali perché dovevo portare a casa lo stipendio». Ha lavorato per 26 anni nell’Ufficio legale della Provincia e oggi è in pensione.
Sposato con Graziella da 34 anni, è papà di Chiara e da 8 mesi felicemente nonno.
Gli hobby
Il suo tempo libero lo dedica soprattutto al volontariato: «Da dieci anni faccio il volontario in una struttura per persone diversamente abili e per la Caritas. Sono stato anche soccorritore in cinque diversi terremoti, dal Friuli a Mantova. Per questo l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi mi ha nominato “motu proprio” Ufficiale al merito della Repubblica».
Appassionato di storia locale del suo paese, ha recentemente pubblicato “Castiglione da ricordare 1920-1960”, un’antologia di ricordi, immagini e dati storici raccolti pazientemente negli anni insieme ad altri castiglionesi.
La politica
Tra le passioni di Gerolamo Fumagalli, l’impegno civico gioca un ruolo centrale: «Sono entrato per la prima volta in consiglio nel 1985, nel gruppo di maggioranza. Dopo quei cinque anni però ho lasciato fino al 2009, quando mi sono ripresentato con la lista civica “Una mano per Castiglione”, una lista civica pura, che non ha mai cambiato nome e simbolo. Quella volta non venni eletto per pochi voti e ci riprovai nel 2014, entrando in consiglio nelle file dell’opposizione. In questa tornata elettorale ci siamo ancora, sempre con lo stesso nome, lo stesso simbolo, la stessa voglia di fare bene per il nostro paese».
Voglio fare il sindaco
«Mi sono candidato per andare incontro alle necessità dei castiglionesi, anche cercando di migliorare i conti del Comune. Il mio motto è “fare, non strafare” e mi sostiene un squadra di persone preparate, che hanno tempo da dedicare al Comune, dal momento che un terzo della lista è composto da pensionati. Ma ci sono anche diversi giovani, siamo una bella squadra».
Un sogno per Castiglione Olona
«Il mio sogno per Castiglione è quello di voltare pagina, di lasciare un’amministrazione con i conti a posto, riuscendo così anche ad abbassare le tasse che oggi sono tutte al massimo. Sogno anche di vedere i cittadini castiglionesi più coinvolti e interessati all’attività amministrativa, in Consiglio come nelle commissioni».
La foto
«Sono innamorato del mio paese, e per questo ho scelto una foto dove sono con due videomaker giapponesi che stavano girando un documentario sulle città d’arte italiane e sono venuti a fare riprese anche a Castiglione. A loro ho regalato il mio libro, per promuovere la bellezza di Castiglione Olona anche in Giappone».