Sottile, capelli biondi tagliati cortissimi, sguardo luminoso, Francesca Porfiri dimostra meno dei suoi 42 anni. Architetto, assessore esterno al Comune di Carnago, mamma e moglie, è alla guida della lista civica “Più Castiglione“, determinata a dare una svolta positiva al paese dove abita e lavora da vent’anni. L’abbiamo incontrata per un ritratto non ufficiale, tra pubblico e privato.
La vita
Nata a Severino Marche, Francesca Porfiri ha frequentato il liceo classico e ha studiato architettura al Politecnico di Milano e all’università tecnica di Lisbona grazie al programma Erasmus promosso dall’Unione Europea. Dopo un master in Pianificazione urbana e territoriale nei paesi in via di Sviluppo allo Iuav di Venezia, ha svolto uno stage tramite le Nazioni unite per occuparsi della riqualificazione del centro storico de L’Avana (Cuba): «Le città e i modelli territoriali sono la mia passione, perché l’urbanistica è la sintesi di tante discipline diverse, sociali, ambientali ma anche economiche, senza dimenticare la bellezza».
Sposata con Alessandro, è mamma di Filippo di 17 anni, e Nicola, 13 anni.
Gli hobby
«Tra figli, lavoro e ora le elezioni, il tempo libero è pochissimo. Sono sportiva, ho un passato da cestista, e ora per fare attività vado a correre al mattino presto con Stefano, il nostro candidato vicesindaco. Mi piace leggere, viaggiare e stare con i miei figli, a cui faccio praticamente da autista per i loro tanti impegni sportivi. Insomma, le cose normali di ogni donna che lavora e che ha una famiglia. C’è da dire che la fatica non mi spaventa, e in questi anni ho trovato anche il tempo per l’impegno in ambito scolastico come rappresentante di classe e con l’Associazione genitori, e culturale, con l’associazione Borgo Antico di cui sono stata uno dei soci fondatori».
La politica
«La politica, intesa come impegno e attenzione a ciò che accade intorno a noi, ha sempre fatto parte della mia vita, sia nella mia famiglia d’origine che nella nuova famiglia che ho costruito con Alessandro. Abbiamo sempre cercato di fare della nostra vita un “manifesto” delle nostre idee: dalla casa ecologica, la prima a Castiglione Olona, alle scelte educative. La coerenza è un po’ alla base del nostro stile di vita». Dal punto amministrativo le ossa se le è fatte prima all’Ufficio tecnico del Comune di Castiglione, dove ha lavorato dal 2004 al 2007, poi dal 2014 ad oggi come assessore esterno all’urbanistica, edilizia privata e ambiente con delega alle attività produttive nel Comune di Carnago.
Voglio fare il sindaco
«Sono curiosa e amo la bellezza, la mia passione sono le città e Castiglione Olona è un modello ideale per chi ha questa passione. Però è un modello che si è inceppato. Diversi concittadini mi hanno chiesto di “metterci le mani” e ho accettato questa sfida. Credo di avere le idee, le competenze e la “cassetta degli attrezzi” per dare delle risposte positive per il paese. Ho al mio fianco una squadra davvero appassionata e competente, quella giusta per mettere il segno “più” davanti a tanti aspetti del paese e della vita dei castiglionesi. I cinque anni di esperienza a Carnago sono stati molto utili per verificare il funzionamento di un modello che può essere applicato anche a Castiglione, e ho perfezionato il lavoro di squadra, elemento importantissimo».
Un sogno per Castiglione
«Il mio sogno, il nostro sogno, è mettere quel segno “più”, per costruire una Castiglione più sostenibile, più attenta, più curata, più connessa, in altre parole: più amore verso Castiglione Olona. Lavoreremo sul senso di comunità, e per fare questo non ci vogliono soldi. E’ per questo che la nostra proposta è molto più concreta di come la descrivono i nostri avversari. Sintetizzare il nostro sogno per Castiglione non è facile perché è un sogno grande, ma abbiamo cercato di farlo con una “lettera dal futuro“ che invito tutti a leggere».
La foto
«Ho scelto questa foto perchè le belle idee arrivano al mattino presto, percorrendo il nostro splendido territorio in compagnia di un amico fidato, un esempio da seguire…»