Ricostruire il paese. Non le mura, il cuore. Si può riassumere così il senso dell’incontro di giovedì sera, 28 febbraio, a Buguggiate. Il bar Giardino, scelto come sede della presentazione del gruppo che sfiderà la candidata della Lega Ilaria Mai, era affollato. Tante domande, qualche considerazione su come è cambiato il paese in questi cinque, dieci anni.
«La nostra sarà una lista civica – ha esordito Matteo Sambo, attuale consigliere di minoranza – Vogliamo che sia così perché non ci interessa rappresentare alcun partito e soprattutto perché ciascuno di noi ha idee politiche differenti. Ma abbiamo un progetto comune, un’idea forte di come vogliamo diventi il paese che in questi anni è stato trascurato. Ma quel che è peggio è che si è perso il senso di comunità».
Riuniti attorno ai tavoli una buona parte del gruppo che parteciperà alla costruzione di una lista che verrà presentata nei prossimi giorni, così come il candidato sindaco. I primi a presentarsi ai cittadini e a dare la propria disponibilità a lavorare in vista delle amministrative di maggio sono stati: Simone Parola, Simone Cordaro, Silvia Bottigelli, Benedetta Perlasca, Alessio Lepore, Matteo Sambo, Alessandro Rivecci, Lorenzo Carabelli e Beppe Colombo.
«Vogliamo cambiare approccio – ha spiegato Beppe Colombo – Ci piacerebbe essere l’espressione della volontà e dei desideri dei 3080 cittadini di Buguggiate. Sappiamo che è utopia ma il nostro metodo sarà quello dell’ascolto; tessere e nomi forti qui non ce ne saranno. Vogliamo unire tutti i puntini, come nel gioco della Settima Enigmistica, e far uscire un progetto. Nei prossimi giorni organizzeremo incontri per trattare tutti i temi più importanti per lo sviluppo di Buguggiate: questioni viabilistiche, di sicurezza, il recupero di aree dismesse o abbandonate, il welfare. Ascolteremo tutte le idee e tutte le proposte, perché questo è il nostro modo di operare».
«Dobbiamo toglierci di dosso questo alone di tristezza – ha aggiunto Lorenzo Carabelli, l’altro consigliere di “Buguggiate nel cuore” che torna a rimettersi in gioco – Dobbiamo scuoterci e spingerci ad essere più esigenti. Per questo faremo in modo che si crei una simbiosi tra noi, i componenti della lista, e i cittadini: vogliamo ricostruire quel senso di comunità che si è perso nel tempo. C’è una preoccupante disaffezione al paese e una sorta di rassegnazione. Ripartiamo da qui, prendendoci ognuno le proprie responsabilità, ma lavorando per un progetto comune».