Riceviamo e pubblichiamo la controreplica del sindaco uscente di Casciago, Andrea Zanotti, candidato alle prossime elezioni comunali del 26 maggio con la lista “La Civica”, in risposta alle critiche del suo avversario alle urne, Mirko Reto, portacolori della lista Casciagocambia Lista Civica, Mirko Reto sindaco appoggiata da Vivi Casciago Morosolo, Lega e Forza Italia in merito al posizionamento di quattro armadi predisposti per il controllo della velocità
Io sto dalla parte dei bambini sempre e comunque, non dalla parte degli automobilisti che non rispettano i limiti.
La lettera del mio avversario mi consente una piccola riflessione prima di entrare nel merito e dare le risposte che chiede. Parliamo di programmi? Fino ad adesso ho sentito solo cosa non va bene, ma voi cosa fareste? Il programma l’ho letto, ho trovato cose maliziose: ad esempio non si può parlare di Protezione Civile Comunale, che non esiste più da anni, è un servizio intercomunale gestito da quattro sindaci (Casciago, Luvinate, Comerio e Barasso) che di concerto decidono il finanziamento da concedere. Si sta dicendo che i quattro sindaci hanno tagliato il contributo?
Nonostante abbia detto e ridetto la mia posizione su questi autovelox, ringrazio per questa ulteriore sollecitazione, auspicando che possa circolare anche sui canali della mia controparte. Io sto dalla parte dei bambini. Il 1 maggio abbiamo rischiato di doverci trovare a piangere per una tragedia, evitata solo grazie ad un combinato disposto di eventi fortunati, compreso il comportamento attento dell’automobilista. Ma tante e troppe volte su quella strada si è rischiato grosso, e lo stesso discorso vale per Morosolo. Noi abbiamo recepito le istanze di mamme, bambini, maestre delle scuole primarie e secondarie, del consiglio comunale dei ragazzi. Purtroppo con tempi troppo lunghi, questo lo riconosco.
Non siamo sprovveduti, checchè ne dica qualcuno. Le macchine sono state messe di concerto con Polizia Locale di Varese, e sono idonee a contenere lo strumento che la Polizia Locale di Varese ha in dotazione, a costo zero per il comune di Casciago. Non c’è bisogno di fare cassetto per ripagare un investimento che non c’è. Sono state posizionate a seguito di un sopralluogo effettuato con la Polizia Locale di Varese, che ha individuato i tratti di strada comunale nelle quali è acclarato che la velocità di marcia dei veicoli è in taluni casi superiore al consentito con conseguente concreto pericolo per l’incolumità pubblica. Si è ritenuto, di conseguenza, opportuno installare sulla rete viaria urbana dei dissuasori di velocità che possano sia prevenire le condotte illecite, con opportuna azione deterrente, sia consentire l’accertamento delle eventuali infrazioni commesse dai conducenti in transito in materia di velocità.
La Competenza del Prefetto per la autorizzazione all’installazione di dispositivi rilevatori di velocità (autovelox) deriva dall’ art. 4 comma 2 decreto legislativo 121/02 convertito in Legge 168/02. Il Prefetto, su richiesta del Comune interessato può autorizzare l’installazione di dispositivi di controllo della velocità fuori dai centri abitati, senza la presenza di un operatore, su strade con alta incidentalità e/o traffico intenso e in situazioni in cui la contestazione immediata, per motivi oggettivi, è comunque impossibile o molto difficoltosa o pericolosa per il personale operante e/o per gli utenti. Le località nelle quali sono installati i box non rientrano tra quelle per le quali è possibile tale ipotesi: infatti la contestazione delle violazioni al codice della strada sul superamento dei limiti di velocità, sarà sempre eseguita con la presenza di pattuglie di polizia locale. Per la semplice posa del box non è necessaria alcuna autorizzazione prefettizia, né parere preventivo della Polizia Stradale. Tale attrezzatura consente invece, in presenza della pattuglia, di utilizzarla anche come custodia dell’apparecchiatura autoveolx, in utilizzo continuo da parte degli operatori; in assenza della pattuglia, un decremento della velocità dei veicoli in transito con misure di dissuasione.
Proprio perchè sono un semplice contenitore, non è necessaria alcuna omologazione: saranno e devono essere omologati e tarati gli strumenti che accertano la velocità dei veicoli in transito (autovelox, telelaser), non gli armadi che li possono custodire.
Il fatto che siano collocati sullo stesso lato della strada (oltre agli oggettivi limiti strutturali di conformazione della carreggiata stradale) non significa che il personale operante non possa operare controllando i veicoli in transito in entrambe le direzioni di marcia.
Uno dei box è posizionato sul terreno della chiesa: abbiamo chiesto al parroco, che era a Fatima e mi ha dato il consenso per metterle. Siamo abituati ad aver a che fare col pettegolezzo, non mi aspettavo che in campagna elettorale le cose potessero cambiare, ma tant’è.
Se il mio avversario ritiene che le cose non siano state fatte secondo le regole, si rivolga dal Prefetto.
Sul costo, correggo un mio errore: le macchine con iva, montaggio e installazione costano 6 mila euro, non 2/3 mila come riferito in un primo momento alla domanda del giornalista di VareseNews.
In merito a quanto riferito dal mio avversario, prendo atto che la sicurezza stradale non è un tema da campagna elettorale, e che quindi c’è una sicurezza di serie A e una di serie B.
Noi, da sempre, ascoltiamo le istanze dei cittadini. Tra i bambini e gli automobilisti io scelgo sempre e comunque i bambini.
Andrea Zanotti, sindaco di Casciago e candidato sindaco della lista “La Civica”