La voce squillante di chi è abituato a tenere sveglie intere classi di adolescenti, il piglio deciso, Rosa Ferrazzi – candidato sindaco per la lista “Centro destra per Induno”, che vede insieme la Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la lista Cambiamo Induno” – è insegnante di matematica, militante leghista e collezionista di documenti storici su Induno Olona.
L’abbiamo incontrata nella sede della lista elettorale “Centro destra per Induno”, per un ritratto a tutto tondo tra vita privata e impegno pubblico.
La vita
Nata nella frazione di Olona 61 anni fa, è cresciuta al Broglio e ha frequentato tutte le scuole a Induno Olona, poi il liceo a Varese, cui sono seguiti la laurea in Scienze biologiche e un precoce tuffo nel mondo del lavoro: «Ho iniziato ad insegnare a 20 anni alle scuole medie e ho continuato per tutta la vita nelle scuole della Valceresio, tra Besano e Porto Ceresio, poi per 9 anni ad Arcisate, dove sono stata anche vicepreside. Ho scelto di insegnare fuori da Induno Olona perché non volevo stare a scuola con mio figlio e i suoi amici».
Cresciuto Carlo, il figlio avuto con il marito Ambrogio con cui è sposata da 40 anni, tre anni fa è tornata ad insegnare ad Induno, dove concluderà la sua carriera lavorativa: «Grazie a quota 100 sono prossima alla pensione».
Gli hobby
Sportiva e dinamica, Rosa Ferrazzi da giovane amava la corsa, mentre oggi nel tempo libero si dedica alla sua collezione di cartoline e documenti storici su Induno Olona: «E’ il mio hobby, ho tantissimi documenti che mi piace condividere su Facebook. Sono in contatto con diversi collezionisti e nel tempo ho messo insieme una raccolta significativa, dove non mancano documenti originali dell’epoca in cui si fece il referendum per far tornare Induno Olona un comune indipendente da Varese. Quando ero in amministrazione avevo fatto una mostra e mi piacerebbe riproporla per esporre i nuovi documenti e le cartoline d’epoca che ho scovato in questi anni».
La politica
«Ho sempre seguito la politica perché mi piace e non si può prescindere dalla politica, ci si deve impegnare e partecipare. Fino a 36 anni non ho avuto un impegno diretto, poi nel 1994 mi sono avvicinata alla lista di Fontana, lui mi è piaciuto come persona, ho accettato di candidarmi e sono stata eletta in consiglio comunale. Quattro anni dopo sono stata rieletta con Crosti e sono stata nominata assessore ai servizi sociali, cultura e istruzione. Un periodo bello, in cui abbiamo inaugurato la biblioteca,la farmacia comunale e il centro prelievi del centro polivalente. Ho finito il mandato come vicesindaco dopo la morte di Fiorenzo Bonicalzi e poi, dal 2004, mi sono presa una pausa di riflessione dalla politica attiva. Nel 2014 sono rientrata come consigliere di minoranza con il centro destra. In questi cinque anni abbiamo collaborato bene con l’altro gruppo di minoranza e dunque per queste elezioni ho accettato di candidarmi come sindaco con una lista unica del centro destra, dove ci fossero i nostri rispettivi simboli, perché il partito per noi rappresenta anche idee e valori».
Voglio fare il sindaco
«Ho accettato di candidarmi per spirito di servizio. Sono alla fine della mia carriera lavorativa, posso fare scelte che mi permettono di dedicare molto tempo al Comune e non ho ambizioni politiche. Ho alle spalle una squadra forte, di persone che lavorano nei più disparati ambiti e che si vogliono mettere a disposizione della comunità. E questo per me è fondamentale».
Un sogno per Induno
«Sogno un paese più vivo, con una maggiore partecipazione alla vita pubblica, con cittadini che portino le loro istanze al Comune e che vengano ascoltati, perché l’amministrazione comunale non deve calare le cose dall’alto ma condividere le scelte soprattutto sui temi importanti come la sicurezza e la viabilità».
La foto
«Ho scelto questa foto dove sono con mia mamma Fiorangela, che ha quasi 89 anni ed è bravissima a piegare i volantini!»