Si ripresenta per ottenere dai cittadini la legittimazione al secondo mandato, dopo i primi 5 anni da sindaco: Bruna Jardini, con la sua lista “Con Voi per la Valganna – Ancora insieme”.
Bruna Jardini, sposata, due figli, è in politica dal 2009: e la sua esperienza politica è vissuta, tutta da amministratrice, al servizio del suo comune di residenza. «Prima ero una semplice cittadina, poi mi hanno proposto di candidarmi con questa lista, a sostegno di Giacomo Bignotti, e abbiamo vinto. Lui diventò sindaco, e io fui nominata vicesindaco. Nel 2014 mi sono candidata io, e sono stata eletta»
Alla luce della sua esperienza quali sono secondo lei le priorità per Valganna? Mi può elencare le prime tre cose che intende fare, se verrà rieletta?
«Ho lasciato tante cose in sospeso, che mi piacerebbe concludere personalmente: molti lavori già appaltati vanno portati a termine. In particolare il sistema di videosorveglianza e i passaggi pedonali con semaforo a chiamata alla stazione di Ghirla e a Ganna. C’è anche l’illuminazione a led da concludere, anche se i lavori sono già partiti. Per le asfaltature sul territorio, e il rifacimento delle piazzette in selciato di Ganna e Ghirla sono stati fatti gli appalti, manca solo l’avvio dei lavori. E lo stesso è per l’appalto ottenuto per il campo di calcio a sette a Ghirla, nella zona Trelago: anche in questo caso attendiamo solo l’inizio dei lavori. Inoltre tra le priorità del comune c’è senza dubbio la scuola: perché in un piccolo paese come il nostro è indispensabile, utile, e dà lustro al territorio. Mentre l’aiuto alle associazioni continuerà come gli anni passati, perchè per noi sono fondamentali. Ed è importante mantenere un buon livello di aiuto per le persone in difficoltà».
Che opinione ha delle unioni comunali dei servizi o delle fusioni di comuni?
«Sulla fusione non sono particolarmente d’accordo: ma è una questione aperta, non è un no a prescindere. Sulle unioni di servizi si può invece vedere di fare qualcosa, perché rappresenta un risparmio della comunità: ma il primo elemento fondamentale da capire è quale sarebbe il risultato di un dibattito con gli altri comuni. Qualche servizio, comunque, l’abbiamo già, come lo suap o altri servizi sociali, con la Comunità montana del Piambello».
Di cos’ha bisogno, secondo lei, Valganna?
«C’è ancora tanto da migliorare, sicuramente. Quello su cui noi – e amo dire noi e non solo io, perchè ci sono molte persone dietro di me, che inevitabilmente sono più in vista come sindaco – Vogliamo puntare sono i servizi sul territorio, come la pulizia delle strade o il vigile. Sono cose però che si migliorano con il tempo e la possibilità economica: questa è una cosa che abbiamo già sperimentato. Su certe scelte, non basta schioccare le dita per averle: arrivare al risultato è un processo, e nemmeno tanto veloce. Su queste cose, per esempio, stiamo già lavorando e vogliamo proprio portare a compimento. Insomma, non è la volontà che manca. Anche sul turismo e su un certo tipo di turismo consono alla Valganna: molto su quel settore si può ancora fare: penso alla sentieristica. Ci impegneremo ancora di più sul far conoscere la Valganna, già tanto apprezzata».
A Valganna com’è lo spazio per giovani?
«Ce ne vuole di più, questo è certo. La nostra idea è di creare un luogo comunale e renderlo autogestibile. Un discorso simile si può fare sull’appalto, come dicevo già ottenuto, del campo di calcio a sette a Ghirla. Questa è un delle strutture che i ragazzi possono utilizzare, e può diventare un fiore all’occhiello per tutta la comunità».
E per la prossima amministrazione cosa spera?
«Che la minoranza sia propositiva e collaborativa per il bene della Valganna. Fino ad ora non è stato così: mi auguro che succeda nel caso, se concluderò con un altro mandato ciò che ho iniziato»