Mercoledì 22 maggio, alla presenza del consigliere regionale Emanuele Monti e del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, si è tenuto l’incontro pubblico di presentazione del Candidato Sindaco della Lega Elena Carraro e della sua lista ai cittadini di Vizzola Ticino.

Carraro ostenta sicurezza: «Probabilmente la partecipazione numerosa a tutte le nostre iniziative e il sostegno crescente che i cittadini di Vizzola Ticino stanno dimostrando, genera in Nerviani qualche nervosismo» dice con un sorriso la candidata.

«All’incontro pubblico di presentazione della lista e del nostro programma c’è stata una partecipazione sorprendente, i cittadini capiscono bene che affidarsi alle solite liste civiche, composte dalle solite persone, le stesse tra l’altro che a tutt’oggi sono nella maggioranza uscente, non porterebbe nessun sostanziale cambiamento».

Carraro dice di aver percepito negli abitanti di Vizzola «molta delusione unita al desiderio di voltare pagina»: «Vizzola Ticino è un paese di straordinaria bellezza, una risorsa incredibile che deve essere preservata e valorizzata, intervenendo finalmente in maniera risolutiva su tutte quelle situazioni di degrado e incuria, sui parcheggi selvaggi, riportando finalmente il decoro nelle spiagge, garantendo sicurezza e restituendo il paese ai suoi abitanti». Carraro parla anche di «grandi risultati che negli ultimi anni hanno contraddistinto le amministrazioni a guida leghista».

Altro riferimento polemico con Nerviani è legato alla polemica su Carraro che non è cittadina di Vizzola (abita a Sant’Antonino, frazione della vicina Lonate Pozzolo. «In lista abbiamo candidati al consiglio comunale residenti a Vizzola Ticino, pertanto la conoscenza del territorio e dei bisogni dei suoi abitanti è una delle nostre principali prerogative, oltre a essere un carattere distintivo di tutte le amministrazioni Leghiste» attacca Carraro. «Forse il candidato sindaco della Lista civica pensa che Vizzola Ticino sia un feudo e che esista il diritto di successione dinastica (il padre è stato sindaco per un trentennio), noi invece pensiamo che la gestione della cosa pubblica debba prescindere dalle relazioni familiari e amicali, e debba essere agita nell’esclusivo interesse della cittadinanza.del resto non sono stati originali nemmeno nel simbolo utilizzato per la lista, copia di una copia».