Le perplessità riguardo la viabilità malnatese e lo studio del Pums(Piano Urbano della mobilità sostenibile) espresse da Forza Italia e Lista Pavesi (non dalla Lega che si discosta dalle posizioni degli alleati di centrodestra) provocano la risposta dei gruppi di maggioranza in consiglio comunale a Malnate, che replicano e attaccano il modo di fare politica a suon di provocazioni di Massimo Pavesi e (soprattutto) di Marco Damiani.

«Irene Bellifemine è intervenuta su un argomento non di sua competenza come assessore, ma prettamente come candidata sindaco”: questa è l’espressione che maggiormente colpisce nelle argomentazioni farlocche espresse da Forza Italia (ovvero Marco Damiani) e dalla Lista Pavesi (Massimo Pavesi) – si legge in una nota firmata dalla coalizione di maggioranza che guida il Comune di Malnate-. Udite! Udite! La candidata sindaco si permette di discutere su argomenti che non riguardano prettamente il suo assessorato: cosa vogliono Damiani e Pavesi? Che Irene Bellifemine resti muta o dia loro la ricetta della torta di mele?».

«La forza di questa amministrazione è la squadra ed Irene, proprio in quanto parte di una squadra (la giunta), parla perché si informa a 360 gradi, come dovrebbe fare ciascun buon amministratore – prosegue la nota della maggioranza -! Le argomentazioni esposte dal duo sono delle puntualizzazioni frutto non di analisi obiettive ma sembrano delle speculazioni figlie di provocazioni pre-elettorali e che, puntualmente, saranno smentite. Innanzitutto una precisazione: salta all’occhio che il Gruppo Consiliare della Lega si è dissociato da questo comunicato inutile. Come mai? Evidentemente le posizioni Damiani-Pavesi non sono condivise da tutto il centro destra. Dunque, parlano a nome di chi? Damiani entra sempre a gamba tesa in qualsiasi argomento pur non avendone ben comprese le dinamiche. Specialmente si occupa in modo improprio e anche tristemente subdolo delle problematiche del traffico a Malnate. Più che proporre soluzioni oggettive di valenza pubblica se ne esce con affermazioni spesso campate in aria e non di rado contradditorie (attacca il PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, voluto da questa amministrazione reputandolo una sciocchezza e contemporaneamente afferma che nel precedente programma di centro destra vi erano le stesse opere… ). Se Damiani studiasse bene il PUMS scoprirebbe che c’è ben altro oltre alla rotatoria: il documento racchiude 34 interventi, ciascuno di essi comprendente diverse azioni che mirano alla tutela dei ciclisti e dei pedoni, alla riqualificazione urbana di alcuni comparti, alla rimodulazione del sistema di sosta e a tanto altro che dovrà essere fatto nell’arco di 10 anni. Il fare politica di Damiani ricorda una leggenda Borbonica: Ferdinando II di Borbone in caso di battaglia navale, non avendo un piano militare preciso, ordinava ai marinai della flotta di fare ammuina (correre per tutta la nave in modo frenetico, senza uno scopo) sperando così di spaventare il nemico ben più agguerrito. Noi vorremmo, piuttosto che fare ammuina, parlare di politica in modo razionale e costruttivo senza l’assillo della visibilità a tutti i costi».