Un’idea, un progetto, un’impronta forte per guardare oltre le difficoltà momentanee. È l’obiettivo che si è posto l’avvocato Selvino Beccari quando ha accettato di candidarsi al ruolo di primo cittadino di Gavirate.

Sessantasei anni, originario del paese di Don Mazzolari nel Mantovano, l’avvocato Beccari ha un’idea di pubblica amministrazione che evidenzia la sua impostazione cattolica e socialista: « Per me il secondo comma dell’articolo 3 della Costituzione è il pilastro di ogni buon governo “ È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e  l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana….”. Io vorrei che ci si lasciasse alle spalle la frustrazione dei vincoli di bilancio, dei lacci e lacciuoli della gestione burocratica per guardare oltre e ridare coraggio per una nuova prospettiva».

Il candidato che sfiderà Silvana Alberio, sindaco uscente e pronta per il secondo mandato, è sostenuto dal Partito Democratico: « Ma io credo nel civismo. Credo nella politica come dibattito e costruzione sociale ma non voglio essere imbrigliato in una sigla. È in corso un confronto con l’attuale opposizione, un dibattito per vedere i punti di forza possibili di una candidatura condivisa».

Al momento, quindi, l’avventura elettorale dell’avvocato Beccari è ancora in divenire: « Ci sono tanti temi sul piatto. Questa è una cittadina a cui sono legato. Abito qui da 23 anni anche se il mio rapporto con il territorio è stato fin’ora come dire.. “carsico”. In vista dell’imminente pensione, però, reputo che debba propormi per dare una visione nuova che vada oltre la gestione un po’ incolore di questi  ultimi anni. C’è troppo vittimismo: è vero, la burocrazia è tanta, le regole del bilancio sono ferree. La mancanza di entusiasmo si ritrova un po’ dappertutto, non solo in riva al lago. Ma lo sguardo deve andare oltre, elevarsi dalla quotidianità per cercare una nuova filosofia, una spinta emotiva che rigeneri e ricarichi tutti».

Il programma è ancora molto vago e alla ricerca di definizioni precise anche se il “rivale” del sindaco uscente ha ben evidenti alcuni punti nevralgici: « Il mondo del volontariato, per esempio, così ricco e così indipendente. Non è possibile gestire tanta complessità: occorre riportare tutti a un tavolo unico dove le forze si mettano a regime per costruire tutti insieme».

La sua sfida è ridare una prospettiva all’azione del Comune: « Occorre avere polso e una prospettiva chiara. Io mi metto a disposizione per ritrovare l’entusiasmo».