Dall’impegno amministrativo nel bresciano al lavoro in Regione con la squadra di Maroni ora Mauro Parolini guarda ad un nuovo obiettivo europeo.

Da Desenzano del Garda, dove è nato e si è sviluppato il suo impegno culturale e politico, Parolini è in visita nel Varesotto per il suo impegno elettorale che da qui al 26 maggio lo porterà a visitare tutto l’enorme collegio elettorale del nord-ovest, dove è candidato tra le fila di Forza Italia.

Mauro Parolini, ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e assessore nella Giunta di Roberto Maroni, prima al Commercio e Turismo e poi allo sviluppo economico, ha seguito il percorso politico che dal Pdl lo ha traghettato in “Noi con l’Italia” e ora nel progetto “L’Altra Italia” con il quale Silvio Berlusconi ha voluto aggregare ai forzisti le realtà centriste e moderate.

«Siamo con Forza Italia perché siamo per l’Europa e guardiamo alla grande famiglia dei Popolari Europei – ha spiegato il candidato alle prossime elezioni del 26 maggio durante una delle tappe che oggi, martedì 23 aprile, lo stanno portando in visita in alcune realtà del Varesotto -. L’Europa non va sempre bene così com’è ma senza l’Unione l’Italia da sola non andrebbe da nessuna parte».

Parolini parteciperà all’incontro pubblico, organizzato dagli Amici del Partito Popolare Europeo di Varese, che si svolgerà alle ore 21 nella sala convegni Aler in via Monte Rosa 21 a Varese. Tra i temi che saranno affrontati “Impresa, crescita, infrastrutture”. Oltre a Mauro Parolini interverranno Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Roberto Zucchetti, docente di economia dei trasporti e valutazione delle infrastrutture presso l’Università Bocconi di Milano e Angelo Palumbo, consigliere regionale e presidente della V Commissione Territorio e Infrastrutture al Consiglio regionale della Lombardia.

«In questa campagna elettorale cercherà di portare la mia esperienza – ha spiegato Parolini – perché sono consapevole che in Europa qualcosa si debba cambiare, a partire da una maggiore integrazione dei sistemi di sostegno alle imprese e ad una maggiore chiarezza degli strumenti messi al loro servizio. Serve una struttura che agevoli la cooperazione e la collaborazione tra l’Unione e le nostre piccole e medie imprese e tra la nostre imprese e quelle degli altri paesi. Voglio portare in Europa l’impegno per un’Italia più forte che sia protagonista del cambiamento, e per aiutare la nostra economia e la nostra società a crescere in modo equilibrato e attento alla creazione di lavoro e ai bisogni delle persone.».