“Strumentalizzando la resistenza e i partigiani, Bellora sostiene che alle elezioni si presenterà un gruppo che richiama al buio della storia e all’odio verso gli altri. Noi siamo tutti fortemente democratici, pertanto si tratta di falsità”. Queste sono le parole dei candidati per la lista ‘Colombo sindaco’, appoggiata da Lega e Fratelli d’Italia. Si riferiscono alle parole del sindaco uscente Angelo Bellora (e da altri amministratori uscenti), che appoggiando Biganzoli aveva criticato la lista di centrodestra.
Bellora si era schierato dalla parte di Biganzoli per “contrastare formazioni populiste, che fomentano e raccolgono le paure, le elevano, le usano strumentalmente, ma che alla fine non sanno risolvere i problemi dei cittadini”. “Tristemente Bellora non ha la correttezza di indicare a chi si riferisce, ma è chiaro che si tratta di un attacco rivolto a noi”, è la replica, secca, dei candidati di ‘Colombo sindaco’. “Le ricordiamo che siamo tutti fortemente democratici – continuano – al contrario suo che in beffa alla democrazia cerca di estromettere il concorrente politico con pretese tensioni sociali”.
“Nessuno di noi coltiva odio verso il prossimo – segue – e nessuno di noi ‘si richiama al buio della storia‘: molti di noi sono appassionati storici. Conosciamo la stora. E non ne ripeteremo gli errori. Noi”.
“Insiste col sostenere che dichiaratamente non ci riconosciamo nei valori della resistenza”, proseguono sul tema delicato dei festeggiamenti del 25 aprile. Bellora ha infatti accusato alcune formazioni di non riconoscere la festa nazionale (il Ministro dell’Interno Matteo Salvini per esempio ha deciso di non prendere parte ai festeggiamenti). Ma i membri di ‘Colombo sindaco’ non ci stanno: “Siamo tutti fieri che sia terminato il periodo buio delle dittature europee. Piuttosto non ci riconosciamo nella strumentalizzazione becera di questa ricorrenza che dovrebbe essere unitaria e non divisiva a causa di persone come lei”.
“Noi ci riconosciamo fermamente nei valori della Costituzione della Repubblica Italiana. Bellora sostiene che generiamo pericolose tensioni sociali, proprio lei che dovrebbe garantire democrazia e pace, con le sue parole mette tutti noi ingiustamente in pericolo additandoci come pericolosi sovversivi. Lei si definisce progressista ma scrive e insulta con l’ottusità dei momenti più bui della nostra storia nazionale”.
“Chiediamo al sindaco di ristabilire subito un dialogo corretto, costruttivo e, soprattutto, democratico, quale il suo ruolo gli impone. Gli chiediamo – concludono – di impegnarsi a rispettare i valori della Repubblica Italiana. Una Repubblica Democratica”.
di Marco Caccianiga