Ieri sera si è presentata ai cittadini marnatesi “Qui per esserci”, lista civica il cui candidato di punta, Maria Elisabetta Galli, è stata al centro nei mesi precedenti della questione familiare che ha spinto il sindaco uscente Marco Scazzosi a non ripresentarsi. La Galli è infatti cognata di Scazzosi, il quale ha preferito defilarsi una volta avuta la certezza che ci sarebbe inevitabilmente stato uno scontro elettorale, per evitare dissapori familiari ben più gravi. Lasciati da parte questi precedenti, la candidata sindaco si presenta: classe 1962, di professione avvocato, alla prima esperienza in politica ma da sempre attiva a Marnate nelle associazioni di volontariato e nell’oratorio . Mette in campo la competenza acquisita in ambito lavorativo e la unisce alla voglia di fare che l’ha spinta ad accettare questo impegno: “Vorremmo incominciare a lavorare valorizzando le eccellenze che ci sono già a Marnate, per poi arrivare progressivamente al conseguimento di obbiettivi sempre più importanti. Qui per esserci mette al centro della sua visione quella che deve essere la priorità di ogni amministrazione: mettere in primo piano la qualità di vita delle persone, declinata in vari modi, al centro degli interessi”. La lista cerca anche di ricalcare demograficamente il tessuto sociale del paese, e infatti, oltre la divisione tra marnatesi e nizzolinesi (rispettivamente 7 e 5 in squadra), i candidati coprono ogni fascia d’età dai 20 ai 70 anni. Per quanto riguarda le anime politiche che la compongono, emblematico l’intervento del candidato Gianluigi Guzzetti, che è stato candidato come sindaco di Mozzate sotto le bandiere pentastellate nel 2013:“Non ci sono candidati multicolore, abbiamo una pluralità di idee e le svilupperemo in tal senso, fermo restando che non c’è una direzione unica”. La lista è infatti supportata pubblicamente anche dalla Lega, rappresentata in squadra da ben 4 esponenti. Questo concetto è riportato nel logo della lista, un puzzle che unisce i 4 rioni di Marnate e rappresenta il programma che vuole essere un trait d’union tra l’ente Comune e i cittadini.