Venerdì 10 maggio, alle 21, nella sala del paesaggio del Centro Civico “Il Circolone” la lista civica Più Castiglione presenterà nel dettaglio il progetto di recupero della ex scuola Mazzini e l’idea di farne un cohousing sociale.
Interverranno il candidato sindaco Francesca Porfiri, il candidato vicesindaco Stefano Lucioni e la direttrice dell’rsd Sim-patia, dottoressa Irma Missaglia.
«Una società attenta ai bisogni dei suoi cittadini, capace di ascoltarne e interpretarne i bisogni è senza dubbio una città che si interroga sull’idea e sull’applicazione del concetto di welfare – spiegano Francesca Porfiri e Stefano Lucioni – Cosa significa welfare? Lo si può intendere nella sua accezione ampia e generale di benessere, di stare bene, per questo motivo esso è di tutti e ci riguarda tutti. Il welfare non è al servizio di una sola fascia di popolazione limitata, è qualcosa che appartiene ad ogni cittadino e spetta dunque ad ogni cittadino il dovere di costruirlo e il diritto di fruirne. Se usciamo dalla logica individuale, il welfare indica il benessere sociale che si misura in termini di qualità della vita e della convivenza sociale di tutte le componenti di una comunità di persone».
«La tutela delle fasce deboli è quindi soltanto una parte del welfare, il cui fine fondamentale è invece di valutare l’insieme dei rapporti e la qualità dei processi di integrazione sociale che riguardano tutti i cittadini: esercizio dei diritti civili e sociali, giustizia sociale, parità delle opportunità, consistenza e qualità delle relazioni tra le persone, i gruppi sociali e le generazioni, valorizzazione delle risorse dei singoli cittadini. – proseguono i candidati di Più Castiglione – Noi siamo quindi alla ricerca di una nuova strategia di intervento, che non ricada solo nell’ambito della risposta al bisogno nella sua fase di emergenza, ma che miri a disegnare un ambiente sociale positivo quale prima arma di prevenzione del disagio».
«Uno dei progetti più importanti per dare risposte alla fragilità è senz’altro quello del cohousing (coabitazione) sociale, da inserire all’interno della ex scuola Mazzini. Il progetto, rivolto a persone adulte con disabilità, anziani soli o in coppia, persone singole e famiglie con difficoltà economica, nasce per rispondere a diversi bisogni trasversali, di natura abitativa, sociale, relazionale ed economica, presenti in ambito comunale – concludono – Il progetto si pone come obiettivi il miglioramento della qualità di vita, la riduzione della marginalizzazione sociale di cittadini fragili, la diminuzione dei costi pubblici a carico della comunità locale, evitando o posticipando l’istituzionalizzazione di persone anziane e/o disabili, l’uscita dal percorso assistenziale di famiglie con fragilità. Il valore aggiunto di tale iniziativa sono le attività di mutuo aiuto e di messa a disposizione delle competenze di ciascuno in una logica di reciprocità, oltre alla condivisione di beni e servizi (es. trasporto, spesa, ecc.)».