«Gli occhi per vedere li abbiamo tutti: quest’amministrazione non ha concluso nulla. I lavori “tampone” sono stati fatti negli ultimi sei mesi, in vista delle elezioni, ma nel corso dei cinque anni passati non è stata realizzata alcun’opera».

Questa è l’accusa di Fabio Rivabene, candidato sindaco leghista che alle prossime elezioni amministrative del 26 maggio sfiderà l’attuale sindaco di Mornago Davide Tamborini.

Secondo Rivabene sono parecchi gli aspetti che non hanno funzionato negli ultimi anni di gestione comunale, altrettanti quelli che si propone di cambiare con il proprio programma. Il dibattito mornaghese ruota sostanzialmente attorno a due temi: la realizzazione di un nuovo polo scolastico e la riqualificazione del campo sportivo. Entrambe le formazioni si stanno occupando di questi punti; a tal proposito, nel mese di aprile, la lista civica “Viviamo Mornago” ha pubblicato sulla propria pagina facebook i progetti relativi alle suddette infrastrutture.

Mornago sogna da decenni una nuova scuola e l’attuale amministrazione ha, per la prima volta, reso noto il disegno di un progetto; il costo complessivo stimato si aggira attorno ai 3.500.000 euro ma, è la versione del gruppo di Rivabene, «senza aiuto da parte di enti superiori non è al momento realizzabile». Dal canto proprio, Rivabene parla della possibilità di costruire un nuovo plesso con circa la metà dei soldi preventivati dagli avversari (circa 1.800.000 euro). Tale opera dovrebbe essere realizzata a lotti, in vari step, in modo da trasferire gradualmente tutte le classi nella nuova struttura; una volta completata, inoltre, il carroccio prevede di poter sfruttare l’edificio dismesso dell’attuale scuola per dar vita a una casa di riposo per anziani. «Se non vedi a lungo termine puoi solo limitarti a tagliare l’erba e tappare buche – commenta il candidato – Noi invece sappiamo che, prima di intraprendere qualsiasi direzione, bisogna valutare tutti gli aspetti e pensare anche al futuro.»

Il secondo argomento attorno al quale si discute è, nuovamente, il campo sportivo. Anche in questo caso l’attuale amministrazione comunale ha recentemente svelato il progetto di riqualificazione dell’area in cui è prevista la realizzazione di un centro sportivo polivalente affiancato a una nuova zona commerciale. Ed è proprio in relazione a quest’ultima che Rivabene mostra tutto il suo scetticismo: «la costruzione di un supermercato sulla provinciale danneggerebbe i piccoli negozi presenti nelle quattro frazioni».

A ciò si aggiunge la già nota questione inerente lo stato di abbandono della struttura; dopo la pubblicazione di un video-denuncia contro il degrado degli ambienti interni e una bagarre nata sempre sui social, sono stati i giovani che frequentano il campo a ripulire la parte esterna tuttora fruibile (vedi articolo). «Il gesto dei ragazzi è stato lodevole ma ho l’impressione che non fosse spontaneo, piuttosto imboccato da qualcuno» insinua Rivabene prima di continuare «la nostra idea rimane quella di non snaturare quest’area: vorremmo creare un centro d’aggregazione dove i ragazzi si possano ritrovare senza dover oltrepassare i buchi della recinzione per avere uno spazio in cui divertirsi».

A discapito di tutte le altre proposte e tematiche affrontate dai programmi di entrambe le liste, sembrano essere questi i nodi centrali di una campagna elettorale dai toni sempre più accesi. «Non so come andrà a finire ma una cosa è certa – conclude il candidato sindaco – per me, come cittadino, è impensabile poter sopportare altri cinque anni così. Il nostro comune non può rimanere immobile, non possiamo accontentarci di belle parole e interventi “tampone”, serve chiarezza e voglia di darsi da fare».

di Erica Zulli