I suoi 12 anni da sindaco stanno per terminare. Lorenzo Guzzetti gira per il mercato di Uboldo, il suo paese, salutando tutti. Chi lo ferma, chi lo saluta, lo conoscono tutti. È il sindaco da 12 anni, due mandati completi più due anni terminati con la caduta della sua prima giunta all’esordio da primo cittadino.

Non si ricandida in questa tornata amministrativa del 26 maggio 2019, lo ha detto e ribadito più volte, alla sua maniera, con quel fare da sindaco social che lo ha caratterizzato in questo decennio.

Racconterà la sua avventura da sindaco in un libro, che uscirà post elezioni e si chiamerà “4382” come i giorni alla guida del Comune. Nato a Uboldo, classe 1982, cresciuto in oratorio e legato alle esperienze di associazionismo del paese, dal Palio alla banda, di mestiere si occupa di terzo settore in una fondazione in Brianza.

Lo abbiamo incontrato al mercato del martedì a Uboldo, per fare il punto della situazione, quello che è stato fatto, quello che c’è ancora da fare per il paese di 10500 anime alle porte di Saronno: «Questi 12 anni mi lasciano un ricordo indelebile – spiega Guzzetti -. Ci ho messo impegno e lavoro, attorniato da amici con cui siamo convinti di aver rivoluzionato il paese. Di cose ne abbiamo fatte tante, tante altre devono partire e sono già in pista: la palestra, l’area ex Mercantile, la ex Lazzaroni, i parchi. Una cosa di cui vado orgoglioso è la realizzazione del dipinto del buon governo che abbiamo fatto realizzare nell’area consiliare, spero che sia di ispirazione per chi verrà dopo di me».

«In eredità lascio un modo diverso di fare politica, senza caccia alle poltrone e ricerca di fare carriera ad ogni costo, ne è segno evidente il fatto che nè io nè Ercole Galli, da sempre al mio fianco, ci candidiamo – prosegue Guzzetti -. Naturalmente il mio auspicio è che il cammino di Uboldo al Centro prosegua, Matteo Pizzi è una persona valida, nel gruppo dalla prima ora. Ci sono 11 volti nuovi in Uboldo al Centro, in un momento storico complicato per chi vuole fare politica e metterci la faccia, un bel segnale credo. Mi auguro che chiunque vinca ci metta l’amore, la dedizione e l’impegno che ci ho messo io. Sono stati anni bellissimi, volati via. A Uboldo c’è ancora tanto da fare, con il piano della ex Lazzaroni il Comune ha fondi per rifare parte del centro, per la ex Mercantile l’idea è quella di dare un nuovo spazio pubblico. Idee ce ne sono tante, adesso la palla passa a chi verrà dopo di me».

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