L’amministrazione di Buonsenso Comune a Brusimpiano è stata eletta nel 2014, a cavallo del centenario della Grande Guerra, ricorrenza che ha spinto gli amministratori del piccolo comune  a ripristinare un tratto della Linea Cadorna in collaborazione con volontari, alpini della sezione di Brusimpiano, Pro Loco e la squadra calcistica AP brusimpianese. Un impegno per far conoscere i sentieri di Brusimpiano, ancora poco battuti ma ricchi di storia, permettendo così di portare alla luce un vero e proprio museo a cielo aperto.

«Abbiamo cominciato un ripristino dei sentieri, fondamentale per il nostro territorio – racconta Maurizio Sansottera, consigliere comunale – abbiamo installato cartelli sia nel paese che nel bosco, cercando di ridare vita alle opere di difesa del nostro territorio».

Ogni anno in occasione della festa degli Alpini, che si tiene a metà giugno, i volontari accompagnano le persone all’interno delle trincee, per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale. «In quell’occasione viene raccontato com’è stata creata la Linea Cadorna nelle nostre zone, come veniva usata e il perché sia stata costruita – continua Sansottera – Piano piano mi sono sempre più interessato all’argomento e ho cominciato ad andare “a caccia” di nuove scoperte per i boschi, ho cominciato a chiedermi se il generale Cadorna avesse degli eredi sparsi per l’Italia ed informandomi sono venuto a conoscenza del colonnello Carlo Cadorna, ora in congedo, una persona gentile che ci ha ringraziato del grande lavoro svolto e la cui competenza mi ha permesso di approfondire i vari punti di vista sulla prima guerra mondiale, di rivalutare la storia che viene raccontata sui libri ma soprattutto di riscattare la figura del generale Cadorna, il cui cognome segna la storia dell’Italia dall’unificazione alla liberazione dal nazismo».

La linea di difesa nella provincia di Varese era stata pensata per proteggere il distretto industriale varesino/comasco e milanese. Il territorio necessitava di questa linea di difesa per proteggersi dalla possibile invasione, perché superate le montagne i nemici sarebbero arrivati direttamente nel milanese, in piena pianura.

Il comune di Brusimpiano ha presenziato inoltre alla “Giornata Cadorna” tenutasi a Pallanza il 7 aprile 2019.

«Tra Brusimpiano e Ardena abbiamo delle bellissime trincee, con un panorama mozzafiato, dove si rivedono i caratteri salienti di una trincea di fanteria. La fortuna delle trincee lombarde è che non avendo subìto la guerra sono ben tenute e si può capire tanto di come sono state costruite. Le trincee sono un’opera che sposa perfettamente montagna e fattore umano, poiché la fortificazione cerca di seguire l’orografia del territorio allo scopo di essere meno visibili, come se fossero il naturale proseguimento delle nostre montagne».

La linea di difesa fu poi parzialmente usata nella Seconda guerra mondiale dai partigiani e negli anni 60 per il contrabbando e per regolare i conti tra contrabbandieri.