«Apprendo con grande stupore – dalle dichiarazioni del sindaco uscente dell’ex comune di Osmate, Emanuele Duca – che viene addossata al sottoscritto, la responsabilità della sua assenza e del suo gruppo a questa tornata elettorale, sembrerebbe, non già come lista autonoma, ma come membri del mio gruppo».

Cristian Robustellini è candidato unico alla carica di sindaco per il nuovo Comune di Cadrezzate con Osmate, Comune appena nato dalla fusione di due realtà proprio grazie alla battaglia referendaria che Robustellini, sindaco di Cadrezzate, ed Emanuele Duca, sindaco di Osmate hanno condiviso insieme.

Per questo in molti si sono stupiti quando nella lista elettorale a sostegno di Robustellini non è comparso il nome dell’ex sindaco il quale, infatti, ha criticato l’esclusione con una presa di posizione pubblica.

Robustellini però non ci sta e dopo alcuni giorni ha voluto condividere una sua lunga lettera aperta a Duca con la sua versione dei fatti. Eccola:

“Sul punto, tuttavia, è bastevole rileggere le Sue dichiarazioni pubblicate sull’edizione de La Prealpina dello scorso 6 febbraio 2019, all’esito del voto regionale sulla legge istitutiva del nuovo comune per fusione dei Comune di Cadrezzate ed Osmate per comprendere, sin d’allora, come sono andate veramente le cose.
Infatti, in quella circostanza, riferendosi allo scrivente – che aveva già dichiarato alla stampa di scendere in campo quale sindaco del nuovo comune – egli testualmente dichiarava: “voglio analizzare bene il suo programma per capire se sarà possibile dare seguito a questo percorso condiviso e quindi sostenere il suo gruppo”; del ché, si riservava di offrire il “suo sostegno” e non la partecipazione all’interno della mia compagine, solo ed esclusivamente dopo la valutazione del mio programma e del mio gruppo.
Ebbene, anche successivamente, dichiarazioni dello stesso tenore se non ancor più palesi, mi sono state rese dallo stesso “a mezzo corrispondenza” con lui intercorsa, che conservo tuttora con dovizia.
Rimango, quindi, esterrefatto e basito perché non vi è stata nessuna esclusione al “fotofinish”, posto che – come sopra riportato – egli non aveva nessuna velleità di candidarsi né come sindaco né come consigliere.
E la circostanza che i componenti della Sua ex maggioranza non fossero organici per mancanza di coesione col nuovo gruppo politico in formazione era già acclarata da tempo immemorabile (mai una riunione dei gruppi della maggioranza delle due ex municipalità è intervenuta), poiché le condizioni di condividere un’esperienza amministrativa “senza pregiudizi” non c’erano nemmeno nei fondamenti (circolava, addirittura, nel paese, il commento che essi si volevano ergere a minoranza della eventuale maggioranza).
Mi chiedo, infine, come si possa dichiarare – se non, mi auguro, solo per presunta incapacità amministrativa – che i progetti in itinere della ex municipalità di Osmate, possano essere garantiti solo con la presenza degli ex componenti la maggioranza; questa dichiarazione è l’ennesima presa in giro, questa volta verso chi in passato ha dato loro fiducia. Infatti, ricordo loro, che con riguardo alle opere eseguite nella via Verdi in questa legislatura, le stesse sono state progettate e praticamente finanziate con denari incamerati dalla precedente amministrazione comunale, dove sindaco non era certo Emanuela Duca.
Ora, mi auguro solo che si possa tornare a dialogare con serenità, ponendo a fondamento chiarezza e lealtà, soprattutto nei rapporti interpersonali.
Tanto dovevo,
Cristian Robustellini