Conteso da tutte e tre le formazioni scese in campo, alla fine Roberto Pozzoli ha scelto di mettersi a disposizione di “Per Marnate”: prima in veste di candidato “normale”, e, in seguito alla rinuncia di Marco Scazzosi, come candidato sindaco tout-court. Da sempre immerso nella vita delle associazioni del paese, spiega la sua decisione come “una scelta dettata dagli ottimi rapporti di collaborazione avuti con “Per Marnate” come presidente della Pro Loco, ma soprattutto per la volontà di essere totalmente indipendente da influenze partitiche. Questo è stato fondamentale per la scelta che ho fatto, credo che il nostro gruppo di marnatesi incarni uno spirito indipendente e voglia di lavorare per apportare i miglioramenti necessari in paese”. Attenzione alla persona e spirito di rinnovamento impregnano la proposta di Pozzoli: “Pensiamo ad una continuità con l’amministrazione precedente, con un profondo sguardo all’innovazione grazie alla quale il Comune riuscirà a stare al passo con le trasformazioni della società. Concepisco i cittadini di Marnate come una grande famiglia, dove tutti sono chiamati a mettere in campo le proprie competenze nell’interesse del bene comune, sentendosi ognuno sindaco del proprio paese”. L’avvicinamento tra ente pubblico e cittadini, secondo il candidato sindaco dev’essere favorito dalle nuove tecnologie e dalla partecipazione attiva delle associazioni: “Mi piacerebbe rimettere in piedi il tessuto associazionistico, per attivare una collaborazione diffusa in un sistema nel quale mettere al centro i bisogni delle persone, dove nessuno si senta escluso. In più cercheremo di avvicinare i cittadini all’amministrazione grazie ad un progetto di smart-city, nell’ottica di aprirci alle infinite possibilità delle nuove tecnologie. Spesso le critiche vengono esposte sui social, e rimangono sterili, a noi piacerebbe invece convogliarle in qualcosa di costruttivo”. Pozzoli dà risposte anche ai temi spinosi di questa campagna elettorale, dal Bosco del Rugareto fino al cronico problema delle “puzze” dell’Olona: “Per quanto riguarda il bosco penso che, prima di poterlo vivere appieno, sia necessario un intervento risolutivo della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, perché da padre mi sentirò tranquillo solo quando questa situazione di degrado sarà debellata. Per le puzze invece abbiamo già valutato alcuni progetti di monitoraggio costante del fiume, che permetteranno di individuarne finalmente l’origine”. “La mia esperienza di volontariato è sotto gli occhi di tutti, mi sono sempre messo a disposizione con impegno e determinazione. In caso di vittoria l’obbiettivo è dedicare tempo e risorse per portare avanti idee innovative, in linea con la personalità del nostro gruppo, per aiutarci tra noi ed avere uno sguardo a 360 gradi sulle realtà di Marnate.”