«In questi dieci anni Sesto è cresciuta ed è innegabile. Lo dicono i numeri ma soprattutto lo attestano i cittadini che incontriamo ogni giorno». Il voto di settimana prossima sarà un test importante per l’attuale amministrazione sestese che ha fatto di “esperienza e continuità” le parole chiave della sua campagna elettorale. A guidare la lista Lega della Libertà, la coalizione di centrodestra che ha sostenuto per due mandati il sindaco Marco Colombo, è oggi l’architetto e vice sindaco Giovanni Buzzi.

LA PAGINA DI SESTO CALENDE DELLO SPECIALE ELEZIONI

Buzzi, ci presenta in sintesi la sua squadra e le ragioni alla base della scelta di candidarsi?
«Sicuramente la ragione è dettata dal desiderio di continuare l’esperienza amministrativa che ha contraddistinto gli ultimi dieci anni con i mandati di Marco Colombo (Vai all’intervista di fine mandato). La mia candidatura era sul tavolo ma non era scontata, nell’ultimo anno avevo sostituito Colombo impegnato in Regione e in un’ottica di proseguimento abbiamo deciso di continuare. La lista che presentiamo agli elettori vede per metà la riconferma di parte della giunta e delle persone con cui abbiamo lavorato fino ad oggi e per l’altra metà l’apertura a nuovi candidati che vogliono avvicinarsi all’esperienza politica e, non lo nego, hanno portato anche grande entusiasmo a tutto il gruppo».

Quali sono le priorità che avete individuato?
«Nel nostro programma abbiamo inserito come punto portante il completamento dei progetti che abbiamo avviato in questi anni e che sono da portare a termine. Mi riferisco naturalmente al più importante, la Nuova Marna, che però non è l’unico. Tra gli interventi più urgenti penso alla riqualificazione del tratto del Sempione nella zona dei Mulini dove è necessario il completamento di alcune opere per la messa in sicurezza e il miglioramento dell’accesso alla piattaforma ecologica, a fronte anche di un aumento del suo utilizzo».

La Nuova Marna rappresenta l’intervento su cui questa giunta si è spesa di più ma oltre a quest’opera che cosa avete in programma per il futuro della città?
«Dico che la Nuova Marna è il presente perché ormai tutta la fase decisionale è stata definita, ora naturalmente andrà realizzata. Se però guardo al futuro penso che continueremo a lavorare sui due ambiti più importanti, quello delle opere pubbliche e quello dei servizi al cittadino. Abbiamo fatto tantissimo sul sociale e vorremmo continuare su questa strada cercando di comprendere e risolvere i bisogni di chi è più in difficoltà, continueremo inoltre a lavorare per la cultura e per potenziare il turismo e l’attrattività. Abbiamo avviato un focus sulle frazioni che ci porterà a individuare con i cittadini, un progetto specifico per ognuna e vogliamo rispondere alla necessità di avere uno spazio coperto per lo sport costruendo una nuova palestra nell’area del centro sportivo».

Per quanto riguarda il turismo che cosa proponete?
«Puntiamo sugli eventi come abbiamo fatto fino ad oggi. Ne approfitto per ringraziare l’associazione commercianti e la pro loco con cui si è instaurato un dialogo costruttivo e con i quali collaboriamo molto volentieri. Sappiamo quanto sia diventato complesso, soprattutto per ragioni di sicurezza, organizzare oggi grandi eventi all’aperto, ma abbiamo sempre cercato di offrire il nostro supporto e coordinamento».

La vostra lista ha una connotazione politica chiara. Un aspetto che lei ha definito molto importante e di trasparenza ma che oggi le viene criticato. In particolare i suoi avversari contestano l’opportunità di avere, in sede di presentazione, la presenza di Caianiello e altri politici coinvolti nell’inchiesta “Mensa dei poveri”.
«Era qualcosa di molto prevedibile. Sesto è uno dei comuni più importanti della provincia e Forza Italia esprime un candidato sindaco. Questo spiega la presenza del gruppo dirigente del partito a fronte di uno scenario provinciale dove la Lega è molto forte e presente. Per quanto riguarda l’inchiesta, seguirò gli sviluppi, sono dispiaciuto dal lato umano per alcune persone coinvolte che conosco bene e mi auguro che possano chiarire al più presto le proprie posizioni».

Come vede Sesto tra cinque anni?
«Sesto è cresciuta molto in questi anni ma sappiamo che ci sono i margini per migliorare ulteriormente. Vorrei che si continuasse a lavorare per migliorare la macchina amministrativa, portare a termine i progetti che abbiamo avviato e risolvere alcune problematiche ancora aperte. Il territorio di Sesto presenta due ricchezze che hanno storicamente determinato il suo sviluppo ma come spesso accade, comportano anche dei problemi per quanto riguarda la qualità ambientale: mi riferisco al Sempione e alla ferrovia. Vorrei riuscire a far convivere meglio queste infrastrutture importanti con il paesaggio».

Che cosa la lega a Sesto e che cosa ama di più di questa città?
«Sono nato a Milano ma dico sempre che è stato un episodio occasionale. Tutta la mia vita si è svolta a Sesto. Da giovane ho praticato sport con la squadra di kayak ed è stata l’occasione che mi ha definitivamente fatto innamorare di questo luogo. Ricordo ancora con grande emozione gli allenamenti serali al tramonto. Il lago, il fiume e il Monte Rosa sono dei punti di riferimento. Qualcosa che quando sei lontano ti manca e ti ricorda il senso di comunità e di appartenenza».

 

di Maria Carla Cebrelli