Mancano pochi giorni alle elezioni comunali nella cittadina di Besnate e il ruolo di sindaco è conteso tra il sindaco uscente Giovanni Corbo e lo sfidante Marco Bonalli, sostenuto da una coalizione di centrodestra a trazione leghista “Uniti per cambiare”. VareseNews ha intervistato entrambi i candidati chiedendo loro le motivazioni della corsa a sindaco e di alcune scelte dei punti del programma elettorale. A seguire le risposte di Bonalli.

Perché ha deciso di candidarsi?

«Ho deciso di candidarmi perché credo nel progetto che abbiamo messo insieme come gruppo politico e anche civico, per cui quello che è il bene del paese. Abbiamo proprio voglia di cambiare quello che non sta andando secondo noi».

Quali sono le priorità su cui concentrarsi nei primi cento giorni di amministrazione?

«Sicuramente dovremo prendere in mano tutto quello che è la situazione: noi entreremo con un bilancio già approvato e quindi già con delle spese determinate. Andremo sicuramente a vedere le prime cose sulla manutenzione, proprio da quello che è la manutenzione del verde e dell’area pubblica».

Lei ed il suo sfidante, Giovanni Corbo, avete pensato a due progetti differenti per il centro anziani. Perché voi avete scelto proprio la ex casa Eca? Cosa pensa, invece, della scelta di Corbo di destinare il centro anziani alle sale vuote della Mutua?

«Abbiamo individuato l’ex casa Eca perché ci sono proprio due differenze sul progetto. La differenza sostanziale è che il nostro non è solo un centro anziani diurno ma anche per un ricovero notturno a tempo determinato: ad oggi la problematica sarà proprio quella, era proprio venuta fuori durante l’incontro che avevamo fatto sulla sanità e la regione ci aveva avvisato che, pian piano che andremo avanti, saranno proprio i comuni a doversene prendere cura. Ad oggi un anziano che deve entrare in casa di cura passa da un anno e mezzo a due anni di attesa; quindi noi dobbiamo iniziare a pensare e abbiamo deciso la ex casa Eca perché oltre che come centro diurno per quaranta persone, mentre per l’area del circolo dell’ex mutua avevamo calcolato per una quindicina di persona. Qui ce ne stanno quaranta ed in più c’è il centro notturno. Secondo me mettere il centro anziani nella mutua significa metterlo in un ambiente troppo piccolo, e quindi non idoneo per un centro anziani».

Perché votare lei e “Uniti per cambiare”?

«Perché abbiamo voglia di cambiare. Non abbiamo interessi di alcun genere e abbiamo proprio voglia di cambiare questa amministrazione, quindi valorizzare quello che è il nostro paese, Besnate, che è il nostro motto».

di Nicole Erbetti