Ambiente, inclusione sociale, partecipazione democratica e un’alternativa di sinistra nell’offerta politica di Solbiate Arno. È così che Antonio Riccardi, ex consigliere comunale di lungo corso e candidato sindaco alle prossime elezioni, presenta la sua lista “Primavera Solbiatese”.

Una lista uscita allo scoperto solo a pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale ma con un obiettivo ben preciso: «a Solbiate Arno non poteva mancare un’idea politica alternativa – racconta Riccardi – per questo negli ultimi due mesi abbiamo lavorato per mettere insieme persone di valore e costruire un’alternativa di centrosinistra, con diverse anime e persone impegnate su tanti livelli».

Riccardi è un volto noto della politica solbiatese, l’ultima volta che si candidò alle elezioni fu nel 2009, e a queste elezioni si presenta accompagnato, fra gli altri, da Giulio Rossini, tra i protagonisti del panorama culturale a Varese con Filmstudio90 ed ex presidente provinciale di Arci.

Abbiamo chiesto a Riccardi come stia andando questa campagna elettorale e lui ha voluto togliersi qualche sassolino. Il primo nei confronti della candidata Elena Mazzetti: «la sua lista va dicendo che noi ci siamo candidati solo per togliere voti alla sua lista ed è una cosa assurda. Vorrei fosse chiaro che noi siamo persone che sono sempre state coerenti e ci siamo candidati per dare un’alternativa politica a questo paese», poi nei confronti del sindaco Battiston, «personalmente un amico e una persona che stimo ma da candidato vorrei fargli notare come la sua lista sia caduta nel vecchio modo di fare politica, ovvero inaugurare le opere durante la campagna elettorale», infine la Lega: «so che il gruppo storico si è spaccato e di questo non saprei cosa dire perché non li conosco».

IL PROGRAMMA

Tra le priorità del suo impegno politico Riccardi mette il tema ambientale al quale la sua lista dedica un appuntamento elettorale lunedì 20 maggio alle 21 presso la biblioteca comunale dove interverrà Mario Agostinelli, presidente dell’associazione di cultura e formazione sui delle energie rinnovabili e dei beni comuni.

«Il tema ambientale deve diventare centrale e su questo io ammiro molto l’esempio che sta dando la giovanissima Greta Thunberg a livello mondiale. Ma questo tema deve diventare centrale anche nel dibattito e nell’azione dei nostri piccoli comuni – spiega il candidato sindaco -. Io già dieci anni fa mi ero impegnato per installare delle cabine di rilevazione a Solbiate Arno dalle quali erano emersi dati preoccupanti sulla qualità dell’aria. Noi dobbiamo agire sia con grandi cambiamenti, penso ad esempio all’accorpamento dei servizi di più comuni per evitare spreco di energie e risorse, ma anche con segnali specifici come ad esempio spostare il ripetitore che abbiamo in centro paese e garantire che questi apparecchi vengano installati in luoghi distanti da scuole, ambulatori e servizi pubblici sensibili».

Nel suo programma “Primavera solbiatese” dà anche ampio spazio all’inclusione sociale con due temi in particolare: quello abitativo e quello del coinvolgimento dei cittadini stranieri.

«A Solbiate non si è mai riusciti a creare abitazioni ad edilizia convenzionata ma è un tema di primaria importanza per molti cittadini che vivono in aree depresse del paese – illustra Riccardi -. La nostra idea e impegno è quello di sfatare un tabù che ha pervaso le precedenti amministrazioni comunali e lavorare per dare una casa ai concittadini in difficoltà. Vorremmo farlo attraverso un principio di inclusione creando delle abitazioni integrate con tutto il contesto e senza creare dei “ghetti” o aree periferiche».

«Sempre per includere – racconta Riccardi – vorremmo lavorare con le tante comunità anche di stranieri che ci sono in paese per farli sentire parte di questo comune e non persone ai margini. Sarebbe bello istituire una sorta di cittadinanza onoraria per i bambini nati in Italia e formare commissioni all’interno delle quali far partecipare queste comunità alla vita politica a sociale del Comune».

Infine, nell’idea di Primavera Solbiatese, c’è anche l’impegno a mettere mano all’annosa questione che riguarda l’area di Monforte: «i cittadini che vivono li – spiega Riccardi – pagano le tasse come tutti gli altri ma formalmente risultano proprietari di strade e servizi connessi alle abitazioni È opportuno risolvere questo problema che si trascina da decenni con l’acquisizione, a costo zero, delle aree da parte del Comune per provvedere formalmente al loro mantenimento».

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