Svizzera e Piemonte: ciascuno a casa propria o luoghi di condivisione? Risponde Davide Compagnoni, candidato sindaco di Idea Comune.
«Dalla dirimpettaia “sponda grassa” piemontese si possono individuare molte idee a cui potersi ispirare soprattutto in ambito turistico e di sviluppo del marketing territoriale. Molte manifestazioni di successo che vengono proposte a Cannero e/o Cannobbio,
ad esempio, potrebbero essere felicemente riprodotte e sostenute anche a Maccagno con Pino e Veddasca senza dover affrontare particolari oneri economici; in quella che con passione, idee e competenza, potrebbe davvero diventare, da “sponda magra”, la “sponda fit” del Lago Maggiore».
«Ancor più, saremo pronti ad istituire e/o sostenere sinergie nel settore dei trasporti o in ambito culturale o sportivo (vela/windsurf/stand up paddle, nuoto, canottaggio, pesca); affinché i 3/4 km di lago che separano le due sponde non siano ostativi ad intercettare insieme opportunità di varia natura, sinora spesso – se non totalmente – trascurate.
Bisognerà promuovere in termini propositivo-collaborativi, ma autorevoli, un tavolo di confronto con la Navigazione Lago Maggiore, al fine di razionalizzare ed ottimizzare la pianificazione annuale delle corse di collegamento con Cannero e Cannobio. Superando una standardizzazione che ora rischia di risultare troppo penalizzante; sia per i residenti che per i turisti».
«Parimenti dicasi per i rapporti con la Svizzera, in diversi settori; in primis, per migliorare i collegamenti via lago e implementare le sinergie con il Comune di Gambarogno.
Peraltro sono molti e di grande qualità gli eventi e le proposte culturali, musicali e sportive che si svolgono a meno di 40 km. dal nostro confine di Zenna o da quello della vicina Fornasette. Opportunità cui l’Amministrazione Maccagnese potrebbe “attingere” interagendo proficuamente con le Autorità elvetiche e magari, in determinate circostanze e in occasione di eventi collaterali, fungere persino da sede delocalizzata. Un’apertura di ampio respiro da affrontare con competenza e nelle sedi dedicate, ma che – grazie ai rapporti già in essere tra alcuni membri di Idea Comune ed il tessuto manageriale ed istituzionale ticinese – può davvero essere… a portata di mano.
Per non parlare delle potenziali collaborazioni tra il nostro odierno Polo Museale “Parisi Valle” – che dovrà quanto prima strutturarsi a vero e proprio museo – ed analoghe strutture svizzere, come – a mero titolo esemplificativo – il MASI o altri musei d’arte di Lugano o alcune pinacoteche del locarnese».
«Inoltre, si dovranno considerare con massima attenzione i tanti aspetti correlati al fenomeno del frontalierato – a volte un po’ “dimenticato”, ma su cui si basa l’economia di moltissime famiglie maccagnesi – che imporrà all’Amministrazione comunale di rapportarsi a vari livelli con le omologhe realtà svizzere, esortando al contempo i nostri enti sovra comunali a consolidare e se possibile, migliorare/potenziare gli odierni rapporti con il Canton Ticino.
Sarà doveroso anche condividere la predisposizione di appositi protocolli per le ipotesi di calamità naturali, disastri ed isolamento viario/ferroviario. In tali spiacevoli eventualità, tutti dovranno immediatamente sapere cosa e come sopperire all’urgenza in tempi brevissimi; senza necessità di individuare al momento le Autorità svizzere preposte e/o convocare in contesti già concitati, specifici “tavoli” d’emergenza».