A cinque giorni dalle elezioni amministrative del 26 maggio, a Carnago si torna a parlare di Bica: la biblioteca comunale è ad oggi una struttura intensamente sfruttata, grazie all’offerta di numerose funzioni oltre alla consultazione e lettura dei libri.

La candidata sindaco di Visione Comune per Carnago e Rovate, Elena Castiglioni, ha molto ben chiari i piani per implementare ancora di più le funzioni della Bica e renderla una struttura sempre più completa al servizio dei cittadini, partendo dal valore intrinseco dell’edificio dettato dalla storia del territorio: «Nei prossimi cinque anni vorremmo mantenere alti gli standard della nostra biblioteca e renderla sempre più viva. Bica è un grande successo: biblioteca, luogo della cultura e di aggregazione. Un luogo che da sempre è sinonimo di comunità: in quello stabile nacque la “cooperativa di consumo” i cui documenti di fondazione sono esposti in Bica, per ricordare l’apporto di tutti i cittadini. Divenne poi una proprietà pubblica e fu subito destinata a biblioteca. Dopo il restauro – senza nuovo edificato e con il recupero completo dell’edificio esistente – nel gennaio 2015 il modello di biblioteca si è evoluto diventando “la Bica”, aperta 7 giorni su 7 e con proposte per tutti i cittadini, dai bambini agli anziani».

Secondo i progetti di Elena Castiglioni, nel futuro la Bica sarà ancora più al centro della vita dei cittadini, organizzando corsi destinati all’utilizzo dei servizi pubblici on-line: come creare la propria identità digitale, come prenotare un esame medico con la propria tessera sanitaria, come consultare la posizione pensionistica o dialogare con la pubblica amministrazione.

«La vera sfida è mantenere sempre la vivacità del luogo e il confronto con le altre realtà culturali: partecipando ad incontri e progetti del settore bibliotecario, invitando ospiti locali e nazionali, partecipando ai bandi di finanziamento, come per esempio quello appena presentato da Regione Lombardia a valere sul fondo cultura 2019»

Il valore della struttura per la cittadinanza è notevole, ma i vantaggi della Bica non si fermano alla vasta gamma di servizi offerti: «Uno dei punti di forza di Bica è quello di essere gestita da un consorzio bibliotecario –il Panizzi– che garantisce la formazione del personale, le sostituzioni in caso di assenza, la programmazione in rete con le altre biblioteche della rete. Il costo di gestione della biblioteca è pari all’1,4% del bilancio comunale: un investimento per il presente e per il futuro».

In questo video Castiglioni illustra tutti i vantaggi della Bica, tra le funzioni base, il ruolo educativo per i più giovani e il basso impatto sul bilancio comunale