Obiettivo: evitare di consegnare il paese nelle mani di un commissario. Non è tanto una questione di orgoglio, anche se in parte è ovvio che sia così, ma è amore vero per Cazzago Brabbia.

«Correre da soli toglie un po’ di emozione – dice Emilio Magni, sindaco uscente ora a capo della lista “Rinnovamento e tradizione per Cazzago” – e aggiunge qualche preoccupazione in più. Speriamo di raggiungere il quorum, altrimenti rischiamo di paralizzare il paese. Un commissario può solo occuparsi dell’ordinaria amministrazione, noi invece abbiamo tanti progetto in cantiere».

E così, a presentazione della lista fatta, ora si passa al “piano b”: andare casa per casa con il programma in mano per raccogliere la fiducia dei concittadini. «Siamo ottimisti – aggiunge Magni – Siamo una squadra davvero forte: ci sono volti nuovi, giovani e davvero preparati. C’è qualche conferma e nomi storici come l’ex sindaco Massimo Nicora. Contiamo di raggiungere il quorum se non altro perché la gente dovrà andare a votare per le Europee ed è difficile che poi non esprima preferenze per le comunali».

Sono davvero molti i progetti contenuti nel programma elettorale: «Proveremo a realizzarli nonostante la difficile situazione economica. In questi anni abbiamo sopperito a questo problema con grande impegno, acquisendo finanziamenti esterni tramite vari bandi (Regione, Stato, Fondazioni) e riuscendo ad ottenere entrate straordinarie dai privati cittadini o dalle attività industriali»  spiega Magni.

Si parte dalla scuola primaria, tema da sempre spinoso: i bambini diminuiscono e la soluzione delle pluriclasse è l’unica che ha consentito ad oggi di mantenerla attiva: «Con i sindaci di Inarzo e Bodio Lomnago organizzeremo un tavolo di discussione sulla possibilità di unificare la gestione delle scuole mantenendo attivi entrambi i plessi, quello di Cazzago e quello di Bodio. Nel frattempo garantiremo i servizi indispensabili come il pre-scuola gratuito, la mensa con assistente dedicato e il doposcuola, mantenendo come sempre prezzi concorrenziali e un costante controllo per garantire la migliore qualità. Confermiamo inoltre l’impegno per arricchire l’offerta formativa».

Il Pgt non tratta solo di “volumetrie” ma è redatto nell’ottica di uno sviluppo equilibrato e armonico del paese: «Vorremmo incrementare il turismo – spiega ancora Magni – sappiamo che non tutti la pensano come noi ma sarebbe controproducente non valorizzare quel che abbiamo. Per favorire il recupero del centro storico lavoreremo allo snellimento delle pratiche di rilascio delle autorizzazioni proponendo a cura del Comune un piano di intervento per gli immobili del centro storico con censimento delle corti, con lo scopo di uniformare la progettazione e semplificare e ridurre le spese tecniche a carico del privato cittadino».

Ci sono poi i lavori pubblici, ordinaria amministrazione che in un paese piccolo come Cazzago tanto ordinaria non è visto che può davvero cambiare la vita di chi vi abita: «Abbatteremo le barriere architettoniche del palazzo del comune con la realizzazione di una rampa disabili per accesso agli studi medici e all’ufficio postale.
Ci concentreremo sui parcheggi: ne creeremo di nuovi in Via Verdi e Via Marconi (vicino fermata bus), amplieremo il parcheggio esistente in via Pascoli. Sistemeremo una telecamera leggi-targhe in Via Orrigoni per limitare l’accesso nei weekend e festivi al traffico veicolare in integrazione alla posa di un dosso rallentatore.
Avremo poi una nuova gestione della rete di illuminazione pubblica con installazione di lampade a LED per il risparmio energetico e interramento dei cavi.
Infine ci occuperemo anche del cimitero: abbiamo in progetto nuovi loculi con ossario e la costruzione di servizi igienici, oltre a un nuovo ingresso pedonale con accesso diretto al parcheggio.
La nostra fortuna – conclude Magni – è che abbiamo ricevuto due contributi dal Governo di 40 e 50 mila euro: non grosse cifre ma ci consentono di mettere in pratica alcuni dei nostri progetti».

C’è poi tutto il tema del Lago, il “valore aggiunto” del paese: «Continueremo nel percorso  di risanamento del lago con l’associazione dei comuni rivieraschi, la Regione e tutti gli altri enti preposti nel contesto dell’accordo quadro. E noi abbiamo un asso nella manica: Davide Bossi, ingegnere ambientale che è pronto a mettere a disposizione le sue competenze e il suo entusiasmo».

I giochi sono fatti, ora a parlare saranno le urne.