Nella settimana che precede le elezioni comunali a Cavaria con Premezzo, VareseNews ha intervistato i candidati in lizza per il ruolo da primo cittadino. Di seguito l’intervista a Renato Bordoni, sostenuto dalla lista civica “Un comune da vivere”.

Perché si candida?

«Mi sono candidato perché amo questo paese dove sono nato e tuttora risiedo. Ritengo di poter dare ancora molto sia in termini di esperienza e di nuove idee, maturate in questi anni di attiva partecipazione alla vita del paese e che avrò finalmente l’occasione di portare avanti ancora con più forza di quanto fatto finora. Inoltre, essendo andato in pensione di recente dopo aver lavorato come direttore amministrativo presso un istituto scolastico, ho maggior tempo a disposizione da dedicare al comune ed alla comunità».

Quali sono secondo lei le proposte e i progetti da attivare nei primi cento giorni?

«Da subito confermare la riduzione dei costi della politica operando il taglio dei compensi al sindaco e agli assessori cosa che frutterà un risparmio di circa 50.000,00 € all’anno. Utilizzeremo questi fondi per sostenere ulteriormente le iniziative locali e le attività di carattere sociale, educativo e culturale. Avviare i lavori di messa a norma dell’auditorium della scuola e della palestra al fine di renderli utilizzabili anche per pubblici spettacoli, sostituzione dei vecchi serramenti della scuola ormai obsoleti e non più a norma al fine del risparmio energetico; il tutto a fronte di un bando regionale, recentemente vinto, che ci permetterà di operare nell’immediatezza. Avviare il primo sportello psicologico per adolescenti e le loro famiglie in situazioni in cui i ragazzi si isolano dalla vita sociale avendo rapporti solo con i social media (patologia detta “hikikomori”). Riprendere da subito i contatti con il curatore fallimentare per continuare il lavoro intrapreso negli anni scorsi al fine di risolvere definitivamente la questione dell’area ex Quadrelli che abbiamo destinato a parco pubblico».

Qual è la priorità in merito al tema scuola?

«Oltre agli interventi strutturali precedentemente descritti, ritengo che si debba proseguire con il finanziamento al piano al diritto allo studio essenziale per il buon e concreto funzionamento delle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Fondamentale è poi promuovere una scuola aperta al territorio costruendo una collaborazione costante e attiva con l’Amministrazione comunale e le associazioni promuovendo e sostenendo nuovi progetti senza peraltro interferire con l’autonomia didattica del corpo docente. Dare il via al progetto “SeLeggo” volto alla fornitura gratuita di libri di testo informatici per gli studenti affetti da dislessia».

Perché votare lei?

«La nostra lista “Un comune da vivere” è una lista civica pura, non legata a logiche di partito o ideologie preimpostate ma basata sul buon senso, inteso come operare e ragionare esclusivamente nell’interesse della comunità. Ritengo di aver maturato la necessaria esperienza per amministrare il nostro comune avendo già ricoperto, durante le due amministrazioni Tovaglieri, l’incarico di Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Sport, al Bilancio e vicesindaco negli ultimi cinque anni ottenendo concreti risultati. Tali esperienze mi permetteranno di operare al meglio per il bene del paese ovviamente con l’aiuto della mia squadra che è composta in parte da persone che hanno già avuto incarichi nella passata amministrazione e, in parte, da persone nuove e di sicuro valore; tutte eccellenze di diversa estrazione professionale e allo stesso tempo persone comuni che vivono il nostro paese a garanzia che tutti i cittadini possano essere rappresentati.
Dal mio punto di vista chi amministra un comune come il nostro deve tenere i conti in ordine e allo stesso tempo investire nel futuro e stare vicino a chi ha bisogno. Abbiamo ciò che serve per raggiungere obiettivi importanti, a partire da quelli del nostro programma».

 

 

di Nicole Erbetti