Nell’ultima settimana di campagna elettorale prima delle votazioni a Cavaria con Premezzo, VareseNews ha intervistato i candidati in lizza per il ruolo da primo cittadino del paese. A seguire le risposte di Franco Zeni, sostenuto della lista “Insieme”.

Perché si candida?

«La decisione di candidarmi nasce dal rispetto che ho per la legalità, la giustizia e per l’amore che ho per ogni piccolo angolo del mio paese che ha visto le origini della mia famiglia. La competenza acquisita in trentott’anni anni di servizio nel Ministero dell’Interno come vigile del fuoco con mansione di responsabile in ambito provinciale della gestione del soccorso tecnico urgente in tutti gli ambiti mi ha fatto decidere di mettermi a disposizione di un paese in cui credo e che da troppi anni è fermo sulle convinzioni stantie e vecchie del “tutto va bene”, un paese che ha potenzialità di crescita ma a cui viene tenuto il freno a mano tirato. Da ultimo, l’impegno messo nei cinque anni passati come capogruppo di minoranza, mi hanno dato un’ulteriore spinta nel prendere la decisione di mettermi in gioco con idee e progetti veri di cui Cavaria con Premezzo ha bisogno».

Quali sono secondo lei le proposte e i progetti da attivare nei primi cento giorni?

«Il nostro programma non nasce sterile, fine a se stesso: è stato studiato avendo cura che, in effetti, ci siano veramente le coperture finanziarie necessarie per attuare concretamente quanto pianificato. Nell’immediatezza, sicuramente, ci sarà la messa in sicurezza di tutto il plesso scolastico, non solo l’auditorium. Gli studenti ed il personale scolastico, alla riapertura della scuola, dovranno entrare nell’edificio e svolgere il loro compito in serenità e sicurezza. Una volta ottenuto dal settore competente un report degli interventi con più urgenza d’essere compiuti, verranno valutate le priorità ed avviate le opere di manutenzione necessarie, come la sistemazione del sottotraccia stradale e la rete fognaria di Cantalupa, in attesa di essere sistemata da ormai troppi anni. In ambito amministrativo verranno istituite, con apposito regolamento, delle consulte popolari, che saranno per l’intero mandato la vera voce dei cittadini all’interno dell’amministrazione. In campo sanitario e sociale verranno potenziati i servizi esistenti ed introdotti nuovi servizi alla persona con la creazione dello sportello welfare che avrà un assessorato dedicato. La riduzione del compenso del sindaco e degli amministratori, venduta ai cittadini come volontario taglio dei costi della politica effettuato dall’amministrazione attuale, è regolamentata da più leggi e decreti (legge 265/99 Bassanini, decreto 119/2000, decreto 267/2000 TUEL, DL 174/2012, Legge 56/2014) che prevedono che, se un amministratore locale è dipendente non in aspettativa o pensionato, il compenso è decurtato del 50%: per cui non una scelta, ma un’imposizione uguale per tutti. Continueremo con l’ulteriore riduzione fatta dalla giunta precedente, delibera del Consiglio Comunale del 31 luglio 2014, del 10%, che non porta i risparmi sventolati di  500.000 euro alla presentazione della lista, diventati 300.000 sui giornali il giorno dopo, per diventare 250.000 negli ultimi giorni ma che, in realtà, sono stati poco più di 20.000 euro in cinque anni. Ecco, la trasparenza vera sarà da subito percepita dai cittadini, in tutti i campi».

Qual è la priorità in merito al tema scuola?

«Il tema scuola, di ogni ordine e grado, assorbirà molto dell’impegno dell’amministrazione sarà comunque sempre costante. Qui devo riprendere un concetto già esposto nella risposta alla prima domanda. Il plesso “E. Fermi” è completamente mancante della certificazione antincendio. Il C.P.I (certificato prevenzioni incendi) è quella certificazione, normata in prima battuta dal DM 26 agosto 1992, successivamente, DPR 151/2011, DM 12/5/16, DM 21/3/2018 e quindi dalla circolare M.I del 18/4/2018, dove a chiare lettere si evince che il termine ultimo per gli adeguamenti era il 31/12/2017. Ad oggi il plesso ne è completamente sprovvisto, senza una certificazione che dice che i nostri figli o nipoti sono in una struttura sicura. Ricordo che il CPI è parte integrante degli adeguamenti al decreto 81/08 (sicurezza sul lavoro) per cui vengono coinvolti anche i lavoratori scolastici. Quindi, il primo passo da fare sarà l’adeguamento totale per il plesso che verrà eseguito con i fondi che arriveranno dal MIUR (tramite Regione Lombardia) e grazie al rifinanziamento di un bando a cui il Comune ha partecipato nel 2015 (e non da una vincita di bando, come fantomaticamente detto). Il diritto allo studio sarà mantenuto ed ampliato sotto la supervisione dei coordinatori scolastici e grazie alla proposta delle consulte: tutto ciò che, come progetto, sarà presentato all’amministrazione avrà una risposta ed un interessamento».

Perché votare Lei?

«Votare la nostra lista è votare la competenza e la professionalità che ad un paese serve per essere proiettato nella modernità del sistema. Perché l’attenzione al paese non si inventa ma si progetta, il bilancio non si scrive ma si pensa e si studia, perché il valore alle cose ed alle nostre proprietà deve essere sempre rivalutato con interventi e servizi mirati ad incontrare le reali necessità».

di Nicole Erbetti