In occasione delle elezioni amministrative di domenica 26 maggio, abbiamo fatto alcune domande ai candidati sindaci dei comuni limitrofi a Malpensa. L’aeroporto, dal 27 luglio, dovrà far fronte alla chiusura di Linate per tre mesi, con il conseguente spostamento di voli. Ecco le parole di Roberto Nerviani, candidato per la lista ‘Cambiare in comune’:

La superstrada 336 “della Malpensa” sta mostrando tutti i limiti di una progettazione che risale agli Ottanta e che aveva fatto i conti con la necessità di adattare la vecchia strada per i Mondiali d’Italia 90. Tenendo conto che la competenza è di Anas, su quale fronte dovrebbe muoversi il Comune o i Comuni interessati?

Come giustamente dice la 336 sta già mostrando attualmente tutti i suoi limiti e questo è un grossissimo problema non solo per la prossima chiusura di Linate che vedrà aumentare i transiti in maniera spropositata, ma anche in un futuro prossimo, in quanto Malpensa sta crescendo di anno in anno e purtroppo le infrastrutture e i collegamenti non stanno seguendo di pari passo tale crescita.

Al 27 di luglio scatterà il trasferimento dei voli da Linate. Su quale fronte l’ente Comune dovrà muoversi con urgenza?

Penso che il comune di Vizzola Ticino ne risentirà in maniera marginale; data la sua posizione geografica non subiremo un impatto così rilevante come lo potranno avere altri comuni. Con questo non voglio dire che ne usciremo indenni; dovremo far fronte sicuramente al fenomeno parcheggi. Questo a causa dei costi molto elevati dei parcheggi all’interno di Malpensa. Molti cercheranno parcheggio al di fuori dell’aeroporto in attesa dei passeggeri e, come già succede adesso, verranno a sostare nel nostro territorio, causando non solo problemi di viabilità ma anche il problema annoso dell’abbandono dei rifiuti. Parliamo soprattutto di auto NCC.  Secondo me Sea dovrebbe mettere loro a disposizione un’area come quella dei Taxi dove poter aspettare i clienti senza dover incorrere nella Zona Traffico Limitato 10 Minuti.

Qual è il fronte più importante su cui i Comuni del Cuv di Malpensa dovrebbero muoversi congiuntamente? O meglio: su quale ci sono più possibilità di ottenere risultati muovendosi insieme?

Penso che il CUV dovrà muoversi in maniera decisa su due fronti. Il primo è quello sostenuto da anni dal Sindaco Montagnoli (di Arsago Seprio, ndr) e cioè il rispetto delle rotte e la distribuzione equa sui comuni interessati ai radiali di decollo e atterraggio. In seconda battuta, secondo me, quello di obbligare SEA a intervenire sui territori limitrofi per adeguare le infrastrutture, soprattutto quelle inerenti alla viabilità. So che si sta muovendo per finanziare uno studio di fattibilità e conseguente progetto per l’allargamento della sp52 che collega Somma Lombardo all’aeroporto (la famosa Via Giusti). Questo per me non basta, in quanto dovrebbe anche compartecipare con ANAS per la realizzazione del progetto stesso. Abbiamo letto tutti il bilancio 2018 di Sea che si è chiuso con un buon utile, nonostante tutti dicano che siamo in periodo di crisi.

In passato si è parlato più volte di formule alternative all’attuale assetto del Cuv, il Consorzio Urbanistico che comprende otto Comuni della zona. Cosa ne pensa? È ancora strumento valido? Serve allargare ad altri Comuni o pensare all’opposto a un perimetro più risretto?

Penso che non si debba creare nessuna forma alternativa al CUV perché disperderebbe soltanto forze e idee. Se seguiamo il motto dei latini, ‘divide et impera’, daremo la chance a Sea di continuare a fare il bello e cattivo tempo.  Allargare ad altri comuni penso non sia una necessità; tantomeno escludere qualcuno che ne faccia già parte.

Di recente i sindaci del Cuv – compresi gli uscenti –  hanno sollevato il tema delle compensazioni ambientali. Su quali fronti il comune di Vizzola Ticino dovrebbe muoversi per attuare le compensazioni?

Purtroppo di danni ambientali questo aeroporto ne ha creati e ne sta creando. Bisogna mettere nelle condizioni Sea di intervenire per poter reintegrare tutte quelle zone boschive che stanno ‘asfissiando’. Non si può pensare solo ed esclusivamente ad allargare l’aeroporto per aumentare il numero dei passeggeri e lasciare gli oneri delle infrastrutture ai comuni o ad Anas. Dopotutto andrebbe soprattutto a loro vantaggio se i collegamenti fossero più rapidi e scorrevoli. Vorrebbe dire anche minor inquinamento atmosferico. Perché è vero che il numero delle macchine è sempre quello, ma un conto è se la macchina passa e arriva in aeroporto velocemente; un altro è se, a causa del traffico, rimane in coda diversi minuti creando solo smog e inquinamento.

Malpensa dà lavoro a oltre 20mila persone, moltissime nella zona intorno all’aeroporto. Sul fronte del lavoro, il Comune non ha dirette competenze, ma può intervenire anche mediante i servizi locali. Quali sono le vostre proposte?

Il mondo del lavoro è cambiato. Sea non è più quella fonte di lavoro che era una volta. Purtroppo anche lei si è adeguata e ha appaltato tutti i lavori alle cooperative esterne escludendo di fatto i comuni limitrofi, che non possono più fare pressione sulla dirigenza per le assunzioni dei propri cittadini disoccupati. Come le cronache hanno segnalato, molte di queste cooperative operavano in modo truffaldino causando inevitabilmente problemi agli operai che venivano licenziati da un giorno all’altro, a volte con stipendi arretrati da percepire.

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