Si ricandida per completare un lavoro che la congiuntura economica ha bloccato.
Si ripresenta anche perché ci crede profondamente: da 29 anni si impegna per il suo territorio, un comune dove è nato e che ama profondamente.

Augusto Vanetti torna a proporsi come sindaco del comune di Biandronno: due volte primo cittadino, diversi ruoli come assessore e consigliere, non ha voglia di ritirarsi: “Ho sacrificato il mio tempo libero per il bene del mio paese e voglio continuare a farlo. Ringrazio la mia famiglia perché, senza il loro supporto e sostegno, non avrei mai potuto”.

La legislatura che va finendo è stata molto complicata. Braccio destro del Sindaco Sandra Scorletti ha dovuto affrontare limiti alla spesa che hanno condizionato fortemente le scelte amministrative: “Ma oggi vedo tempi migliori – afferma fiducioso Vanetti – e sono convinto di poter completare le opere attese dalla popolazione. In questa nuova avventura, abbiamo incrociato nuovi volti che portano istanze diverse e così la nostra offerta programmatica è aumentata”.

La lista che lo sostiene ha un connotato ben preciso: Progresso sociale. Un nome altisonante e ambizioso
Una comunità sta bene se le fasce più deboli acquistano una vita dignitosa. Occorre partire dal basso per poter attivare una crescita giusta ed equa. So che stiamo parlando di un settore vastissimo e con ampie sacche di bisogno. Ma solo concentrandosi sul livello più basso si può far crescere tutta la comunità.

La tematica del lavoro diventa centrale
E’ tutto. Senza lavoro diventa tutto difficile. Nessuno parla a sufficienza della difesa del lavoro.

Ma forse perché non è semplice intervenire in decisioni altrui
In questo territorio abbiamo una realtà importantissima come Whirlpool. Dà lavoro a molte famiglie: cosa succederebbe se un giorno decidesse di andarsene? I dipendenti cosa farebbero? Tutto l’indotto che fine farebbe?

Ma parliamo di una multinazionale che decide indipendentemente dal territorio. Come può un comune influenzare una realtà così importante?
Certamente, non si può fermare un gigante come quello. Ma proprio per questo, si deve vigilare e realizzare politiche di accoglienza, che favoriscano la permanenza e, nel contempo, aumentino anche l’attrattività. Parliamo di uno sportello unico per le nuove imprese, sostegni concreti alle start up. Io sono sinceramente preoccupato dall’impoverimento del mio paese. Eppure ci sono le soluzioni, basta saperle trovare. Anche l’Unione europea dà contributi importanti: avere il personale adeguato per intercettarli: questo è la vera sfida. E noi abbiamo professionisti qualificati

Al di là del lavoro, c’è qualche altro tema che le sta a cuore?
La sicurezza. Questo è un paese anomalo, cresciuto in lunghezza tutto attorno alla Provinciale che è anche il suo limite e la sua minaccia. Voglio trovare soluzioni concrete. Al di là dei flussi di trasporto che sono molto complessi, si potrebbe iniziare con piccole ma drastiche soluzioni

Un esempio?
Lo stabile che sorge dove c’è la chiesa parrocchiale. Stavamo già procedendo con l’acquisizione per poi abbatterlo ma ci siamo fermati. Invece occorre procedere: abbattendo lo stabile si potrebbe allargare quella curva molto pericolosa e si otterrebbe anche un parcheggio per le auto .
Poi c’è il PGT che va rivisto, non certamente in un’ottica di cementificazione, ma per sistemare le anomalie
Vorrei anche lavorare con le scuole per sensibilizzare i bambini sin dall’infanzia sull’importanza delle tematiche ecologiche. Attraverso i bambini possiamo raggiungere le famiglie e così fare una vera opera di difesa dell’ambiente spesso decantato ma raramente rispettato fino in fondo.

Ma dopo così tanti anni, cosa la spinge a mettersi ancora in gioco?
Credo nelle istituzioni e credo in questo ruolo. Dopo 29 anni non ho perso la fiducia. E poi ho una squadra seria e preparata. E sono tutti residenti a Biandronno.

Il mio slogan? Onestà rigore trasparenza con esperienza e competenza