Arcisatese doc, Emanuela Sardella – candidato sindaco della lista “Centro destra Arcisate” – è conosciutissima in paese fin da bambina perchè la famiglia ha gestito per anni uno dei negozi del centro, oltre ad essere la “figlia del Giancarlo”, fondatore del locale Gruppo Alpini, da sempre impegnato nel volontariato. L’abbiamo incontrata per un ritratto a tutto tondo, tra pubblico e privato.

La vita

Nata 55 anni fa, arcisatese da sempre, Emanuela Sardella da giovane in realtà vedeva la sua vita molto lontano dalla Valceresio: «Dopo le scuole dell’obbligo avevo scelto il liceo per diventare pediatra e andare in Africa». La vita però aveva deciso diversamente: «Ho avuto un gravissimo incidente in motorino e dopo aver trascorso 6 mesi a Parigi per curarmi, i medici mi hanno sconsigliato questa scelta, e così ho fatto le Magistrali e poi ho affiancato i miei genitori nell’attività di famiglia per 22 anni».

Sposata con Lorenzo da 32 anni ha due figli: Chiara di 28 anni e Francesco di 24.

Gli hobby

«Ho un carattere molto socievole, mi piace tanto stare in mezzo alla gente, ho svolto attività di volontariato per 15 anni alla Croce Rossa Valceresio. Ho fatto anche tanta vita in oratorio, dove sono stata catechista».

La politica

«Il mio impegno della politica, o meglio nell’amministrazione, è iniziato 5 anni fa, quando mi hanno proposto di entrare in lista con Angelo Pierobon, ho accettato dicendo “proviamo!” e sono stata la più votata. Era naturale che mi affidassero l’assessorato alla pubblica istruzione e alla cultura, perchè ho la passione per i bambini e per la scuola. In questi cinque anni questo impegno “politico” è diventato passione, perché ho lavorato tanto con gli altri, con le associazioni in particolare, che mi hanno dato davvero grande soddisfazione perché insieme siamo riusciti a fare molte cose e questo clima di collaborazione, le tante occasioni di incontro, hanno influito tanto e positivamente sulla vita del paese».

Voglio fare il sindaco

«Se cinque anni fa avevo accettato di candidarmi come consigliere dicendo “proviamo”, in questi cinque anni ho avuto così tante esperienze e soddisfazioni come assessore che quando mi hanno proposto la candidatura a sindaco ho accettato, perché so quanto il paese è cambiato in questi cinque anni e so quanto potremo ancora fare per migliorarlo e per migliorare le vita dei cittadini di Arcisate. E poi per me sarebbe bellissimo essere il primo sindaco donna di Arcisate!».

Un sogno per Arcisate

«Sogno un paese sempre più bello e funzionale. In questi anni, con la ferrovia e le grandi opere collegate, il paese è cambiato e al di là dei disagi che abbiamo subìto credo che sia cambiato in meglio. E non potrà che migliorare con nuovo arredo urbano, nuova attenzione alle strade, nuovi spazi pubblici accessibili a tutti, nuova attenzione ai centri storici delle frazioni Ecco, sogno un paese di cui essere fieri, ma anche un paese dove non manchi mai, come mai è mancata in questi anni, l’attenzione alla persona, con servizi che facciano capire ai cittadini che l’Amministrazione è al loro fianco, con risposte concrete. Ho con me una squadra fantastica, formata da volontari, professionisti e persone con esperienza amministrativa, la squadra giusta per concretizzare questo sogno per Arcisate».

La foto

«Ho scelto questa foto con mio papà Giancarlo perché lui mi ha insegnato fin da piccola a fare sempre del bene, e perché è la persona più onesta che esiste».